1988: anno cruciale per la Maratona. Sabato 17 aprile l'etiope Belayneh Dinsamo, con 2h06'50" stabilisce a Rotterdam il nuovo limite mondiale alzando notevolmente l'asticella del limite umano sui 42,195 chilometri. Il giorno dopo, 18 aprile, per la prima volta un keniano vince a Boston. E' Ibrahim Hussein, che stabilisce l'accoppiata con New York e che vincerà anche nel 1991 e 1992. Ma è anche la prima volta di due italiani che scendono entrambi sotto il record di 2h09'57" (Poli, Chicago 1985): Si tratta di Gelindo Bordin, quarto in 2h09'27", e dello stesso Poli, quinto in 2h09'33". Davvero una bella giornata.
Se gli avessero detto, qualche anno fa, che la sua amata La Spezia avrebbe visto assegnati gli italiani assoluti, Federico Leporati avrebbe parlato di utopie. Ma Leporati, tecnico dello Stefano Mei campione europeo 1986 (tanto per citare il successo che lo ha reso famoso), e direttore tecnico dell’Atletica Spezia, non è persona che si arrenda facilmente. Ha lottato con tutte le sue forze perché lo storico campo di atletica “Montagna” rinascesse, e adesso è un gioiellino in riva al Golfo dei poeti; poi, circa un anno fa, ecco la ciliegina sulla torta, l’assegnazione alla società dei campionati su pista previsti per i prossimi 25 e 26 luglio. “Il Consiglio federale dello scorso 26 marzo, oltre a sancire l’annullamento di tutta l’attività fino al 31 maggio per problemi di corona virus, ha stabilito una road map di avvicinamento a date importanti come, ovviamente ,gli assoluti. Sei preoccupato?” “Voglio essere positivo e devo essere realista.L’assegnazione degli italiani per noi è motivo di grande orgoglio. Mi hanno colpito le parole di Alfio Giomi (“Premiamo l’attività e l’impegno dimostrati in tanti anni da Leporati e dall’atletica spezzina”-ndr), che ci stimolano a fare le cose al meglio. Devo dire , e non è assolutamente scontato, che abbiamo trovato l’amministrazione comunale al nostro fianco. C’è un bel dialogo, ci sentiamo ascoltati”. “A volte gli impianti polisportivi rischiano un ridimensionamento, se non un degrado , dello spazio concernente l’atletica”. “Sotto questo punto di vista mi sento al sicuro. Il Comune è molto sensibile alle nostre esigenze. Per questo posso dire che, pur rischiando qualche sponsor in una situazione di incertezza e di crisi, siamo pronti a organizzare nel migliore dei modi. I campionati avranno un significato particolare”. “Spiegaci”. “La rinascita. Lo sport, l’atletica, la vita dopo il buio e le preoccupazioni del momento terribile che stiamo vivendo.La rinascita dell’atletica italiana in una città come La Spezia che ha creato campioni, dove c’è un movimento ben integrato nel territorio. Devo ringraziare anche Stefano Mei per l’impegno profuso in questi anni. Non abita più in Liguria, ma è sempre vicino a noi”. “E la situazione è ancora difficile”. “Mi preoccupa di più il fatto che, come espressamente dichiarato in Consiglio federale, gli assoluti verranno disputati ove vengano confermati gli Europei di Parigi. Mi sembra di vedere un certo disallineamento fra nazioni europee nell’affrontare la pandemia, e non una linea comune. Questo potrebbe avere ricadute negative”. “Mettendoci nell’ipotesi pessimistica, si può parlare di un piano B?”. “Fatico a pensare a un’ipotesi del genere, ma purtroppo viviamo in un momento di grande incertezza. Vedo segnali non troppo belli in generale nei confronti dell’atletica. Spero che, anche in caso di rinvio al 2021, la nostra sede venga confermata.Però noi siamo pronti a attivare le migliori risorse e a fare sì che quella degli assoluti 2020 sia una grande festa”.
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