L'emergente Tommaso Arena
Nel mondo del mezzofondo ligure, e non solo, c’è un ragazzo che si sta facendo strada (e pista) con ottimi risultati. Forse la ragione sta nel cognome: Arena Michelangelo, infatti, è stato campione italiano di maratona negli anni ottanta. Il Tommaso genovese della Trionfo Ligure, per il momento ancora junior, cerca di migliorare nei 3000 siepi e nei 5000 . Lo segue Sergio Lo Presti. “Ho iniziato con il basket e con lo sci già in prima elementare. Poi, complice un infortunio, mi sono avvicinato all’atletica nel campetto di corso Montegrappa”. Trova un bell’ambiente. “Lì la prima gara, un 600 metri. Poi mi sono spostato a Villa Gentile. Ho trovato un gruppo affiatato, con Andrea Azzarini, Sirio Dettori: c’era anche l’azzurra Ludovica Cavalli. Ho capito che avrei potuto migliorare, e si correva bene in loro compagnia. Del resto il coach mi ha sempre detto che, una volta fatto bene l’allenamento, ne scaturiva un’ottima gara. Credo in questi principi”. L’atletica diventa la sua passione: “Ricordo le prime gare da ragazzino sui mille metri con l’amico Alessandro Verani….. belle esperienze “. Da lì Tommaso passa alla “campestre in pista”, ai duemila e tremila siepi, dove ha personali di 6’18” e 9’41”: “Il passaggio della riviera? Non mi spaventa. La gara mi piace molto. E penso di potere migliorare” . Sui 5000 ha corso in 15’15”, parliamo della categoria junior :”Adesso inizieremo con i cross, la base di tutta la stagione all’aperto. Non vedo l’ora di iniziare, anche se il prossimo anno ci sarà per me il passaggio di categoria. Come dice il mio allenatore, semineremo d’inverno per raccogliere i frutti d’estate”. Ogni tanto si concede qualche divagazione su strada: recentemente si è laureato campione ligure dei cinque chilometri a Imperia:”Sono obiettivo se dico che ho fatto la volata con Gabriele Ferrara, dopo che lui aveva corso da solo per tutta la gara. Quindi in un certo senso avevo il favore della sorpresa. Comunque le manifestazioni su strada sono un utile diversivo, niente da dire. Vorrei fare bene una dieci chilometri”. Tommaso si è iscritto al primo anno di Medicina:”Facoltà impegnativa, certo, ma sento che è fatta per me. Per ora riesco a conciliare tutto e a allenarmi bene. Per me è molto importante”. Viene da una famiglia sportiva dove il fratello minore gioca a basket, stesso sport del padre:”Una tradizione di famiglia.Il primo a correre sono stato io”.Forza, Tommy….