A partire dagli anni ottanta il tecnico Moniz Pereira fece svolgere ai suoi allenati tecniche e metodologie di allenamento che rivoluzionarono un pò lo statico ambiente dell'atletica portoghese. Riprendendo allenamenti della scuola polacca e australiana, Moniz faceva svolgere undici sedute settimanali (con i cosiddetti bigiornalieri) dal lunedì al venerdì, con un allenamento lungo al sabato, riservando la domenica al riposo. Pereira manda i suoi atleti in pista due volte alla settimana, durante l'inverno, e tre volte durante l'estate.Un'altra caratteristica è la continua scelta di alternare il tipo di terreno sul quale svolgere gli allenamenti. Si passa dalla strada all'erba, dalla spiaggia ai terreni collinari per arrivare alla pista. Ecco il programma di Fernando Mamede, recordman mondiale dei diecimila nel 1984:
Novembre 1° settimana 2x3.000 (8' rec)
2° settimana 3x2.000 (6' rec)
3° settimana 4x1.500 (5' rec)
4° settimana 4x1.000 (4' rec)
Gennaio 1° settimana 3x2.500 (5' rec)
2° settimana 4x2.000 (4' rec)
3° settimana 4x1.500 (4' rec)
4° settimana 6x1.000 (3' rec)
Indicativamente, i tempi erano 8'30" sui 3.000, 5'30" sui 2.000, 4'04" sui 1.500.
Dal 26 al 29 giugno a Madrid si disputano i Campionati europei per Nazioni di atletica su pista. Matteo Oliveri, sanremese, cresciuto nella Maurina Olio Carli e poi approdato a Virtus Lucca e Carabinieri Bologna, vestirà la maglia azzurra nel salto con l'asta. Tutto questo avviene dopo la grande gara fatta nei recenti Campionati nazionali di società, dove Matteo ha saltato 5.71 metri, diventando così il quarto italiano di tutti i tempi. Una prestazione di altissimo livello, che lo proietta nelle alte sfere dell’atletica italiana, premiando così il grande lavoro (spesso oscuro) del tecnico Botto, che lo segue da anni e ne ha curato l’evoluzione e i grandi progressi. Un premio anche per l’atletica nostrana.