Per lui parlano i titoli: campione europeo dei 5000 e 10000 a Spalato'90, la consacrazione dopo il terzo posto a Stoccarda quattro anni prima; poi argento a Seoul 1988, Olimpiade sudcoreana, dopo un magnifico duello con il marocchino Brahim Boutayeb. Per lui parlano i record del mezzofondo, fra i quali quelli italiani dei 5000 e 10000 metri (per qualche anno secondo tempo all time), superati dopo molto tempo dal solo Yeman Crippa. Ma per lui resta nella memoria di tanti appassionati quel modo coraggioso, unico, di prendere la testa della gara, alzare il ritmo, e vincere in solitudine con una generosità fuori del comune. Oggi compie 63 anni Salvatore Antibo.
Firenze, febbraio 1985. Quarant'anni fa, il team seniores della Trionfo Ligure al termine del mare di fango dei Societari italiani di cross. Da sin a des Massimo Schella, Alberto Azzarini, Giuseppe Simone e io, della serie "mai un sorriso". Quando lo speaker gridò "Cinque minuti al via", lo interpretammo giustamente come "Via". E fu così. Primo mille sotto i tre, visto che a guidare c'erano Bordin, Panetta, Mei....Presi come punto di riferimento Nerino Bordin, fratello di Gelindo, e Alfio Ciceri. "Se mi stanno davanti solo per cento metri fino alla fine dei dieci chilometri, ho fatto la mia gara". E così fu.Si faceva uno zig zag prima di imboccare il rettilineo finale, e si sentì il commento di Gelindo Bordin:"Non mi volevo portare in volata Panetta...". Ritorno a Genova in treno interregionale, fra botte di sonno, elucubrazioni sulla corsa e battute folgoranti: "Se entri in un mare di fango e ne esci fuori, tu non sei più lo stesso e così anche il mare di fango". Parafrasando Eraclito.
