DOMENICA 10 NOVEMBRE PRATO-VALCANATE
I colori dell’autunno. Il fascino di correre in un ambiente naturale, verso la Val Canate, piccolo ambiente della Val Bisagno che è anche una scoperta per gli amanti del running. Già, perché correre è bello, ma percorrere la strada dell’Acquedotto, dalle pietre antiche come la Terra, è stupendo. Domenica 10 novembre si rinnova l’appuntamento con la versione autunnale del Giro dell’Acquedotto, organizzato dalla Gau di Struppa. La gara , di 8.5 chilometri, prevede il “via” alle 9.30 da piazza Suppini, vicino alla sede dell’associazione a Struppa. Si tratta di un percorso misto (asfalto-sterrato) con giro di boa in località Canate e arrivo in piazza Suppini. Si tratta della terza prova del Giro dell’Acquedotto in tre tappe. La prova è valida quale Campionato Uisp. In contemporanea si svolgerà la camminata ludico motoria, ormai un “must” per tante manifestazioni. Ovviamente sono già aperte le iscrizioni: le quote sono di 8 euro per la corsa agonistica, di 6 per la camminata. A tutti gli iscritti andrà un pacco gara. Il ritrovo è fissato alle 8 in piazza Suppini, dove ci si potrà iscrivere fino alle 9. Gradita la preiscrizione a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Premi ai primi tre assoluti (uomini e donne), e ai migliori delle categorie. Per ulteriori informazioni si può telefonare ai numeri 3284851645 o 3394498342.
Danilo Mazzone- Addetto Stampa
Il 9 novembre 1989 saranno trent'anni dal Crollo del Muro di Berlino.. E anche del regime comunista della Ddr (alias Germania Orientale). Con il disfacimento di quel sistema, venne a mancare anche un formidabile apparato sportivo, certamente inficiato dal doping, ma capace anche di proporre grandissimi atleti. Uno fu Waldemar Cierpinski. Ex siepista (correva la distanza in 8'32"4) , dopo qualche anno si dedicò alla distanza dei 42,195 chilometri e, nel maggio 1976, qualche mese prima dell'Olimpiade di Montreal, vince a Wittenberg in 2h12'21". A Montreal i favori del pronostico vanno agli americani Rodgers e Shorter, al belga Lismont, al finlandese Lasse Viren, ma attorno al trentesimo chilometro sono in testa solo Shorter e lo sconosciuto Cierpinski. Sotto la fitta pioggia di Montreal Waldemar inizia una progressione incredibile, che lo porterà a vincere in 2h09'55", nuovo record olimpico. Glaciale, tattico, capace di vincere anche in volata: Ciepinski ha iniziato a far parlare di sè. Negli anni successivi è solo quarto agli Europei di Praga, ma la medaglia di legno non ne scalfisce costanza nè tenacia. A Mosca, Olimpiade 1980, i favori vanno ad altri, a esempio all'olandese Gerd Nijboer, fresco detentore del record europeo. Il finale è una partita a scacchi, ma Cierpinski riesce a guadagnare metri decisivi su Nijboer, sul russo Kotov, sull'etiope Nedi per andare a vincere in 2h11'03", uguagliando Bikila (due titoli olimpici consecutivi di maratona). Nel 1983 sarà ancora capace di vincere il bronzo ai Mondiali di Helsinki; qualche mese prima aveva vinto la Coppa Europa a Laredo (Spagna). Resta uno dei più grandi maratoneti di tutti i tempi.![](images/56290-620-492.jpg)