Era partito nelle retrovie, Dorando Pietri. Lo affiancava il canadese pellerossa Tom Longboat, capace di vincere a Boston in 2h24'. Un talento immenso. Ma non è in giornata. Fatica molto e, dopo avere accettato un bicchiere di champagne, stramazza al suolo. Il sudafricano, Charles Hefferon, in testa dal 25° chilometro, sembra in difficoltà. Emilio Lunghi, che va e viene in bici sul percorso, informa Dorando. Che insiste, tanto più che l'americano Johnny Hayes, è a cinque minuti. Verso il 35° chilometro Hefferon è a 200 m. A Wibledon, tempio del tennis, Dorando lo raggiunge! Siamo attorno al quarantesimo chilometro. Pietri spinge a più non posso, sorretto da una folla assiepata sul percorso. E sta forse qui la causa del malore, insieme alla disidratazione per caldo, che gli annebbia la vista proprio in prossimità dello Stadio. Dorando sbanda, cade, la folla ammutolisce. Impiegherà 9 minuti e 46 secondi a percorrere 350 metri, sorretto dai giudici. In questo modo taglia il traguardo in 2h54'46". Non sa ancora che diventerà il "perdente più famoso della storia" in una Maratona che è stata vita, morte e resurrezione.
Alcuni lanciatori liguri gareggiano oggi, sabato 25 luglio, nel Meeting internazionale di Castiglione della Pescaia (Gr). Davide Costa (Cus Genova) ha uno dei migliori accrediti nel martello under 20. Idem la consocia Ilaria Marasso nell'analoga gara femminile. In gara anche Giordano Musso (Cus, peso) e Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure ). Ci sono buone prospettive...