Una liberazione. Estate 2024, campionati italiani promesse a Rieti. Riccardo Berrino del Cus Genova vince il titolo nazionale under 23 nei 400 hs:"Mi è sembrato un sogno, dopo quello che avevo passato da un anno". Ricapitolando, nell'agosto 2023 Riccardo si infortuna. "Se mi avessero detto che sarei dovuto stare fermo per sei mesi, e poi ricominciare, sarebbe stato meglio. Invece è iniziato un periodo lunghissimo di consultazioni, fra uno studio medico e un altro. Chiaramente l'allenamento ne soffre:" Mi hanno fatto molto bene le elettrostimolazioni full body. Piano piano sono guarito:" La prima gara è stata quella dei societari regionali, il maggio scorso. Con mille paure sono riuscito a correre in 51"51, vicino al limite ligure". La condizione cresce, sotto la guida di Ezio Madonia." Gareggio al Challenge di Brescia, e il crono è di 51"23. Con rinnovato entusiasmo, il ragazzo di Albenga trova motivazioni e carica agonistica, anche perchè gli Assoluti si tengono in Liguria, a La Spezia:"Vinco la batteria in qualificazione in 50"29, nuovo limite regionale. Mi sembrava di sognare". Addirittura il tempo del cussino è migliore dell'azzurro Alessandro Sibilio. "La finale è stata ambigua. All'ultimo momento Sibilio ha rinunciato per motivi fisici ed è venuto a mancarci un punto di riferimento. Forse ero anche un pò stanco. Così mi sono piazzato quarto". C'è un pò di amarezza per essere ai piedi del podio, ma Riccardo è rinato. "Forse ero un pò appagato, ma comunque, qualche settimana dopo, ho corso in 50"89 al Meeting di Celle Ligure. Non era facile replicare un tempo sotto i cinquantuno". Nota importante, Berrino diventa il primo ligure a essere sceso sotto i 51 secondi nei 400 ostacoli. E scusate se è poco. " Adesso, finita la stagione 2024, stiamo curando la preparazione in palestra. Sono in un bel gruppo con Ilaria Accame e Elena Cattaneo". Beato fra le donne, oltre tutto..." Con Madonia cerchiamo di curare la ritmica fra gli ostacoli. Attualmente cerchiamo di correre con 14 passi fra il primo e il quinto ostacolo, e con 15 dal quinto in poi. Il mio atleta-guida è Fabrizio Mori". L'obiettivo a lungo termine è dato dai Mondiali di Tokyo. Nessun traguardo è troppo lontano...
TRA LA MARATONA E L'AJAX. "Non è passato neanche un minuto dal calcio d'inizio della finale mondiale Germania-Olanda del 1974. Cruyiff semina il panico con un dribbling velocissimo, entra in area . Mi sembra Vogts , lo butta giù. Rigore. Neeskens segna. E ora cosa facciamo, andiamo a piangere dalla mamma?". Intervista a Eurosport del tedesco Paul Breitner, capelli alla Jimi Hendrix, terzino dalla corsa inesauribile, secondo una leggenda metropolitana maoista. "E' inutile, la tua corsa è peggiorata con il tempo. Vai verso i 35...L'ultima gara decente, l'anno scorso, la Genova-Recco, diciannove chilometri in 1h02', terzo dietro a Mannori e Calia.Poi la tendinite all'Achilleo, tanto banale quanto fastidiosa. Inizi a sentire un pizzicore poco bello. E non sono neanche due ore sui saliscendi di corso Europa, strada con le gobbe da cammello" Sullo zero a due il Grifo si sveglia. Forza della disperazione, forse. Rabbia. Gli olandesi adesso perdono terreno. Gennaro Ruotolo ha il pallone sulla tre quarti. Sceglie per il tiro da lontano. Sembra innocuo, ma il pallone rimbalza davanti a Menzo, che si rivela per quello che è: il più scarso dell'undici di Amsterdam. Il portiere respinge goffamente, Carlos Aguilera , con cattiveria tutta uruguagia, ribadisce in rete e poi si porta il pallone verso il centrocampo come a dire "ora cambia la musica"