Roma, 5 settembre 1987. Circa 36 anni fa. L'olimpico è stipato di gente. Finale mondiale dei tremila siepi. Rappresenta l'Italia Francesco Panetta, il "ragazzo di Calabria", il mezzofondista originario di Siderno che, sotto la guida di Giorgio Rondelli, si è guadagnato uno spazio importante nell'èlite italiana vincendo ripetutamente un pò su tutte le distanze. L'anno prima, agli Europei di Stoccarda, "Frank" aveva osato l'impossibile. In testa dopo pochi giri, era andato in fuga incurante del rischio. Solo un calo maledetto nell'ultimo giro aveva consentito la rimonte del tedesco est Hagen Malzer e un amaro secondo posto. Sulla carta, quella sera di fine estate, il tentativo sembra più arduo. Franco Boffi va a tirare nei primi giri, poi una caduta priva della gara uno dei favoriti, il keniano Kipkemboi. Francesco va all'attacco, con quel passaggio della riviera che è davvero ansiogeno. Ma i metri di vantaggio diventano venti, trenta al passaggio dei duemila. La folla trattiene il respiro. No, questa volta Melzer e il belga Willaim Van Djick restano indietro. Ed è bello ascoltare il boato dell'Olimpico che lo accompagna sul traguardo, è bello vedere Gabriella Dorio che lo abbraccia. Panetta campione mondiale dei tremila siepi in 8'08"57 il 5 settembre 1987.
Il 29 agosto 2004 dalla piana di Maratona parte la 42,195 chilometri che conclude l'Olimpiade ateniese. Prate proprio dalla località dove gli Ateniesi, insieme con altri greci, sconfissero i Persiani. Da lì partì a piedi Filippide per annunciare, secondo leggenda, la vittoria prima di stramazzare al suolo. La tensione, forse la cattiva forma, giocano un brutto scherzo a Paul Tergat, a Jaouad Gharib, che crollano a metà gara. A quel punto è Stefano Baldini, a recuperare terreno nei confronti del brasiliano Vanderlei de Lima, a condurre in testa davanti all'americano Mebrahtom Keflezighi, che è un pò la rivelazione della giornata,. Sta nel nome , forse, il destino del maratoneta di Rubiera:"Stefano" in greco antico significa "incoronato". E la corona è sul capo di Stefano qualche minuto dopo, quando taglia per primo il traguardo nel piccolo ma suggestivo Stadio Panathinaiko. 29 agosto 2004: una data da ricordare.
Non solo Mondiali nelle gare di mezza maratona disputate in Gran Bretagna e a Buenos Aires domenica 27 agosto. Il keniano Daniel Mateiko ha vinto la Mezza di Antrim (Irlanda Nord) in 58'36" precedendo in volata, di soli due secondi, l'etiope Jemal Yimer. Terzo l'altro etiope Nibet Melak in 59'49". In campo femminile affermazione di Mestawut Fiker dell'Etiopia in 1h06'44". Record femminile dalla Mezza Maratona di Buenos Aires in Argentina: lo ha ottenuto Ababe Biraneh in 1h06'11". Qualità anche fra gli uomini, dove ha primeggiato Roincer Konga Kipkorir in 59'08" davanti a Felix Kipkoech, 59'29", e a Cosmas Boi, 59'29"
C'è un legame sottile fra la Liguria e i Campionati mondiali di Budapest che si sono conclusi da poco: è il Meeting Città di Savona. Dodici i medagliati che, anche negli scorsi anni, hanno preso parte all'importante riunione savonese organizzata da Marco Mura. Eccoli: Oro-Gianmarco Tamberi e Mariileidy Paulino della Repubblica Dominicana (400); Marcel Jacobs , Filippo Tortu , Roberto Rigali e Lorenzo Patta(4x100); Laviai Nielsen (Gran Bretagna, staffetta mista) e Imani Lansiquot (Gran Bretagna, 4x100). Bronzo- Ami Pipi (Gran Bretagna, 4x400); Laviai Nielsen (4x400), Danyll Neita (Gran Bretagna, 4x100). Ulteriore e importante riconoscimento per il lavoro fatto dal manager ligure in tutti questi anni.