Dopo Eliud Kipchoge, Kenenisa Bekele, asso etiope, è considerato il più grande maratoneta di tutti i tempi. Misteriosamente escluso dall'Olimpiade di Tokyo, dove non è che i suoi colleghi abbiano brillato, ha deciso di prendere parte alle prestigiose maratone di Berlino il 26 settembre, e di New York il 7 novembre. Certo, un mezzofondista come lui non ha limiti, ma sarà interessante vedere il doppio impegno ravvicinato. L'organizzazione della Grande Mela proprio in questi giorni ha reso noto il campo dei partenti: al via il recordman all time di mezza maratona Kibiwott Kandie (57'32"), quindi l'argento di Tokyo Abdi Nageeye (Belgio), e non si scherza nemmeno in campo femminile, con la campionessa olimpica Peres Jepchirchir e il bronzo Molly Seidel. Forse la più grande Maratona di New York di tutti i tempi? Staremo a vedere....
E’ passato solo un anno, ma sembra passato un secolo.
Circa un anno fa, proprio qualche giorno dopo la 39esima edizione, il sisma distruggeva il caratteristico borgo di Amatrice, nella Sabina, entroterra di Rieti. Una fetta di Lazio ricca di paesaggio, cultura, gastronomia. Come, del resto, è l’Italia.
365 giorni di disperazione, quindi di ricostruzione, per recuperare una normalità (o tentare), dove l’appuntamento di metà Estate con la corsa Iaaf era ormai entrato nel costume del Reatino.
Così, la 40esima edizione della Amatrice-Configno (ore 16, domenica 20 agosto) è proprio l’edizione della rinascita. Lavorando alacremente, i tecnici comunali sono riusciti, di concerto con la Protezione Civile, a trovare un percorso alternativo. Si parte da Amatrice e quindi, dopo un iniziale tratto in discesa, si arriva a Configno , con le ultime rampe a impegnare severamente anche mezzofondisti di livello mondiale.
L’albo d’oro è fantastico: per parlare del livello della corsa, nel 1985 neanche Dave Moorcroft, allora recordman europeo dei 5000, riuscì a vincere. Memorabile l’edizione 1987, quando Gelindo Bordin prevalse nei confronti di un mito come l’australiano Robert De Castella. Gli organizzatori sottolineano come Bordin (1988) e Stefano Baldini (2004) interpretarono la corsa laziale come ultima rifinitura prima delle rispettive vittorie olimpiche.
L’unica ligure che è riuscita, in tutti questi anni, a salire sul podio, è stata Ornella Ferrara.
Tanto per dire come la gara sia entrata nel cuore di molti atleti, quest’anno Ezekiel Kemboi, già campione olimpico e mondiale delle siepi, reduce da Londra, verrà a gareggiare per motivi di affetto e solidarietà.
Ci saranno iniziative collaterali come premiazione di vincitori delle edizioni precedenti e azzurri, nonché presentazione di un libro sulla specialità gastronomica per eccellenza della zona: la pasta all’amatriciana.Si va verso le duemila presenze.
C’è un tempo per ricordare, uno per vivere.
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