Silvia Salis: la Portofino Marathon garantisce un connubio perfetto fra Turismo e sport
Silvia Salis, ex azzurra e olimpionica del lancio del martello e attualmente vicepresidente vicario del Coni, è entusiasta della prima Portofino Marathon del prossimo 2 febbraio 2025:"Mi piace l'idea perchè ho sempre visto con soddisfazione il binomio turismo e sport nella nostra Regione .La Liguria offre un clima ideale per la pratica dello sport, e in particolare dell'atletica su strada". L'intervista si allarga a temi come l'edilizia sportiva, il significato dello sport in questi tempi difficili, il sessismo. Ultimamente Silvia, classe 1985, Laurea in Scienze Politiche, è intervenuta in molti dibattiti e convegni su temi importanti come le discriminazioni sportive fra uomini e donne nello sport, il sessismo e la violenza di genere: 2Sono temi complessi, così come complicati sono i tempi attuali. In certe specialità sportive, ad esempio, iniziano le bambine prima dei bambini, ma sono le prime a lasciare l’attività”. E i problemi non finiscono qui: “Parliamo poi dei dirigenti: finora tutto è stato demandato al volontariato, che fa ovviamente dei miracoli. Al tempo stesso, sono sempre gli uomini a avere più tempo libero per il volontariato rispetto alle donne”. Adesso c’è una legge nuova che regolamenta i ruoli dei collaboratori sportivi:” Certo, da una parte cerca di qualificare quel ruolo specifico, dall’altra crea un aggravio per società piccole, non strutturate, che in molti casi sono impreparate a recepirlaPoi, siccome è il Governo che fa le leggi, è anche un problema politico”. Le chiediamo se, rispetto alla sua atletica vissuta da protagonista negli anni novanta e nel terzo millennio, lo sport è cambiato: “Il concetto di sport ormai è pervasivo. Però c’è molto da fare nel campo dell’edilizia sportiva scoastico. Un disegno multidisciplinare, complesso. Pensiamo che è ancora in vigore la Legge Zauli del dopo guerra…”. A proposito, qualcuno dice che manca in Italia una legge quadro che evidenzi ruoli e competenze nel servizio-sport:”Anche questo è vero. E’ vero che ci sono sovrapposizioni di competenze, che più enti si occupano della stessa cosa…è anche vero che no servono progetti a spot, ma un impegno decennale per aspetti quali gli impianti. Mi è particolarmente a cuore il rapporto fra scuola e sport. Tutto parte da lì, da un’educazione motoria presente e efficiente”. Molta carne al fuoco, Silvia…