Ricordo di Kelvin Kiptum

www.corriliguria.it "Il rosso è il sangue dei nostri eroi, il bianco la purezza, il verde il colore dei nostri monti, il nero il colore della nostra pelle", così Ibrahim Hussein, tre volte vincitore a Boston, spiegava i colori della bandiera del Kenya. Oggi quella bandiera è a mezz'asta per la tragedia che ha coinvolto il povero Kelvin Kiptum, che oggi ha raggiunto nell'Olimpo dei maratoneti Samuel Wanjiru,talento cristallino mancato troppo presto all'affetto dei suoi cari. Ritorno sull'argomento perchè ogni persona che corra, in fondo, ha un debito di riconoscenza nei confronti di una Nazione che ha sfornato campioni olimpici, mondiali nel mezzofondo , nei cross (padroni assoluti) , primi, ad esempio, a scendere sotto gli otto minuti nei tremila siepi con Bernard Barmasai, sotto i 27 minuti nei diecimila con Yobes Ondieki. Per non ricordare il primo a impegnare i miler americani come Kipchoge Keino, l'Immenso Paul Tergat, re delle campestri, Douglas Wakiihuri, il primo a conquisare un titolo mondiale di maratona per il supo paese(foto archivio). Oggi, il resto è solo grigiore.
 
 
 
 
 
 
 
 
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