Nicola Fenelli ricorda Gigi Riva

Nicola Fenelli, manager della Due Perle, fin da tempi non sospetti è tifoso del Cagliari  e è rimasto colpito dalla morte di Gigi Riva:"Le donne possono andare e venire-dice-l'amore per la squadra di calcio no". Dichiarazione quasi da latin lover che non gli era mai scappata....stiamo scherzando. "Non sono sardo, l'amore per il Cagliari  si è sviluppato in me quando la squadra isolana vinse il primo scudetto. Sembrava il simbolo di una provinciale che sconfiggeva squadre come Inter, Juve, Milan. Ti restava nel cuore". Nicola ha avuto la possibilità di ammirare Rombo di tuono in un'altra versione:"Quando gli azzurri giocavano a Genova, venivano in ritiro a Santa Margherita Ligure. Così ebbi la fortuna di vedere da vicino  Gigi. Impressionante come forza atletica e potenza. Dava l'impressione di essere introverso, quasi scontroso, ma era affettuoso nei confronti dei bambini tifosi. Così diverso da Gianni Rivera". Abbiamo ammirato il campione del Cagliari in tanti goal , espressioni di acrobazie:"Ricordo un suo goal in rovesciata.Fenomenale. Ripeto, non era solo un attaccante, ma partecipava anche alle azioni di contrasto. Proprio in una di queste si ruppe una gamba". Combattente indomito, ma non solo:" Un atleta fortissimo, ma con dei valori. Rifiutò ingaggi miliardari per continuare a giocare per il Cagliari. Una bandiera, anche il simbolo della Sardegna. Lo considero più sardo dei sardi". Dal calcio alla mezza maratona del prossimo 4 febbraio:"Sarebbe bello un gemellaggio con la Sardegna, molto legata alla Liguria. Ho una maglia del Cagliari: se qualcuno volesse indossarla durante la corsa, gliela regalo volentieri..." Nel ricordo struggente di Rombo di tuono.

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