Persone e cose dal Trail di Portofino-Flavio De Franchi

Flavio De Franchi, 55 anni, sin da tempi non sospetti è la "memoria anagrafica" del Trail di Portofino, Portofino run e Mezza di Genova. Abituato a confrontarsi con migliaia di dati:"Bisogna gestire informaticamente date di nascita, codici fiscali, tesseramenti, controllare le visite mediche...insomma, non manca il lavoro". Un lavoro oscuro, forse, ma preziosissimo. Senza, non partirebbe la gara:"Poi bisogna rispondere con mail e sms a partecipanti che, non contenti delle informazioni, vogliono sapere dove sono le docce, i parcheggi, l'orario di partenza...quindi ci vogliono disponibilità e tempestività. Man mano che si avvicinano le gare, aumentano le richieste". Poco ci manca che  si ricordi nomi e cognomi di tutti:"Episodi curiosi? Dannate omonimie...una volta si sono iscritti sette Alessandro Costa nella stessa competizione. Non vi dico i problemi sorti...Ci vuole molta pazienza. Faccio un  esempio: un concorrente non era in possesso del certificato di idoneità atletica ma voleva fare valere lo stesso il certificato di un altro sport. Si convinse dopo eterne discussioni". A proposito di altre discipline:"Una volta, prima della Mezza delle due perle, si presentò una signora in là con gli anni in tenuta da nordic walking, con tanto di bastoncini, certo non proprio adatti all'asfalto. Ci pregò di aspettarla perchè non era sicura di rientrare nel tempo massimo di 2h30'. La rassicurammo, e lei riuscì a finire in 2h28' anche con quella divisa ingombrante..". Gli chiediamo qual'è la Regione più rappresentata nel Trail:"La Lombardia. In particolare, molti provengono dalle province di Bergamo e Brescia. A proposito, una volta partecipò il fratello del povero Luca Vialli.  Una signora, alla partenza, continuava a scambiarlo proprio con il calciatore azzurro". Viene fuori un'altra caratteristica dei trailer:"Gente tosta, che si adatta anche a correre nel fango, sotto la pioggia. Non si lamentano e, all'arrivo, ci fanno i complimenti per i panorami".

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