Intervista a Ludovica Cavalli dopo il meeting di Metz

I sogni si realizzano attorno alle 17.40 ora locale di Metz, città del Dipartimento della Mosa, in Francia. Pista bella, riprese Tv all'altezza per i comuni mortali che, da Genova, seguono la gara della genovese Ludovica Cavalli, in forza all'Aeronautica Militare. In molti si domandano se "Ludo" riuscirà a scendere sotto il limite dei nove minuti sui 3000 al coperto, su quei quindici giri fatidici resi complicati dalle curve. E la gara non parte proprio benissimo, con Nadia Battocletti che inciampa , cade e rischia di trascinare Ludovica in una caduta. Ma è solo un attimo. La lepere e il trio delle keniane subito a dettare il ritmo"In realtà la gara è stata regolare, con 2'54" ogni mille. Mi sono detta che valeva la pena di rischiare, e ho rischiato". Alla fine, 8'44"40, seconda prestazione all time in Italia, quarta dell'anno in Europa. I mesi precedenti non erano stati facili per la ragazza prima calciatrice, poi mezzofondista in forte ascesa con le maglie di Città di Genova, Trionfo Ligure, Bracco  Atletica, Aeronautica. Stefano Baldini, indimenticabile campione olimpico di maratona, un giorno le parla. Insieme decidono preparazione e gare sulle quali puntare."E dire che sinora non abbiamo fatto allenamenti troppo specifici. Palestra sì, corse lunghe. Soprattutto abbiamo iniziato a interpretare le gare come mezzi di allenamento". E in effetti Ludovica , che studia Chimica a Modena, ha gareggiato molto in questo periodo:"Anche per reggere i turni di gara in occasioni importanti. La prima potrebbero essere gli Euroindoor di Istanbul a marzo". Certo, essere a livello europeo in compagnia eccellente come quella di Laura Muir, che ha corso i 3000 solo quattro secondi in meno fa una certa impressione:" Però sicuramente lei vale molto meno, siamo obiettivi. Ora comunque cercherò di correre gli Italiani e di vincere". C'è una foto , relativa agli Europei di cross, dove Aurora Bado e le altre le abbracciano  al termine della gara. "Dedico il tempo alla mia famiglia, a Pietro Arese, mio fidanzato, alle compagne di Nazionale e di allenamenti che mi sono state sempre vicine". 

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