www.corriliguria.it Si avvicinano i Mondiali. Tokyo, 1 settembre 1991. Il grande caldo fa sì che la Maratona dei mondiali nipponici venga fatta partire nelle prime ore del mattino. "Sole e acciaio", parafrasando lo scrittore Yukio Mishima. Tutti controllano Gelindo Bordin, bicampione europeo e olimpico in carica, finchè, a cinque chilometri dalla fine, allunga in maniera forse sgraziata, ma efficace, con smorfie caratteristiche, Hiromi Taniguchi. Sarà il primo giapponese a essere profeta in patria, primo con 2h14'57", tempo non esaltante, ma con quell'afa terribile... Nella foto il momento decisivo della gara con Taniguchi (687), Futoshe Shinohara, Ahmed Salah, Spence, sullo sfondo Gelindo Bordin e Salvatore Bettiol.