Intervista a Francesca Ferraro

Disarmante, quasi spiazzante nella sua sincerità: "Si, mi alleno quasi tutti i giorni. Parto e vado in salita . Da Arenzano verso Lerca, e altre alture. Non mi piacciono i percorsi cittadini, magari nel traffico". Trent'anni, Francesca Ferraro ha iniziato a correre da circa sette anni, quando, forse vedendo la pubblicità della Mezza di Genova sull'autobus che conduce a Voltri, il mitico "uno", decide di buttarsi sul percorso della 21,096 chilometri."Ho chiuso in un'ora e cinquantatre minuti. Proprio niente di particolare. Però la corsa mi è subito entrata nell'anima". Francesca guida gli autobus delle linee urbane , in particolare "1", e "18". Soprattutto con il primo percorre almeno sessanta chilometri dal centro di Genova verso Voltri, nel traffico, con il mezzo sovraffollato nelle ore di punta. Vengono i brividi a pensare come faccia a conciliare un mestiere considerato usurante con le fatiche di cento chilometri, sei ore, cinquanta chilometri:"Per come la vivo io, è una fatica soprattutto mentale, di concentrazione. Per il resto, sto seduta. Quando lavoravo in fabbrica mi stancavo di più". L'ultima impresa è stato il sesto posto nella Cento chilometri di Porto Recanati:" Un percorso pianeggiante, dieci giri di dieci chilometri sul lungomare, clima ideale:" Ma a cosa si pensa durante tutte  quelle ore di corsa?"; "Mi concentro sulle distanze, non penso a niente di particolare, Sinora nelle varie gare non ho mai avuto problemi. Tanto per fare un esempio, adesso (la gara è finita da qualche ora-ndr) non vedo l'ora di fare una bella cena". E' una sorta di gentilezza di acciaio, quella che accompagna Francesca nei suoi 15-20 chilometri quotidiani, in gare dove riesce a vincere dopo sei ore di corsa, su terreni impensabili come il bagnasciuga di Pesaro: "La felicità di arrivare al traguardo non ha uguali.La sensazione è unica.La corsa mi mette di buonumore. So che molti si chiedono come mai io non faccia ripetute, variazioni in allenamento, ma sono fatta così. Non mi stanco di correre a lungo". E ora, Francesca, il prossimo impegno?: "Una 24 ore alla fine di marzo. Ma adesso devo recuperare questa cento chilometri". 

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