28 luglio 1980...Oro di Mennea a Mosca

A Pietro Mennea assegnano la corsia numero otto dei 200 metri. Mosca, allora Unione Sovietica, finale dell'Olimpiade . Nebiolo si inferocisce, ma non c'è niente da fare. Forse è meglio così, perchè la mitica rabbia del Sud fa compiere a Pietro un vero  miracolo. La partenza non è buona, ma l'ultimo rettilineo è miracoloso. Somiglia, fatte le debite proporzioni, al recupero prodigioso di Alberto Cova nelle finale dei 10000 metri a Helsinki nel 1983. Mentre gli avvfersari sembrano ingobbiti dalla fatica, Pietro vola. E negli ultimissimi metri gli riesce di superare il grande favorito, lo scozzese Alan Wells, che sembra incollato al tartan. Nella terra di Pietro il Grande Pietro è grandissimo, e vince l'oro con 20"19, due centesimi in meno di Wells! 20 anni dopo la vittoria di Berruti a Roma. Grazie, Pietro!  

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