113 anni fa la Maratona di Dorando Pietri

24 luglio 1908. 113 anni fa prendeva il via, dal castello di Windsor, la Maratona dell'OLimpiade di Londra.I favori del pronostico vanno al canadese Longboat e al sudafricano Hefferon. L'emiliano (di Carpi) Dorando Pietri è al via. Viene seguito in bici dal genovese Emilio Lunghi, grande talento del mezzofondo.Gli inglesi Lord e Price prendono subito la testa della gara, sospinti dal tifo del pubblico. Ma è un fuoco fatuo. Al quindicesimo miglio va in testa Charles Hefferon, che sembra in grande forma. Sembra, perchè il grande mezzofondista africano inizia, a metà gara, a dare segni di cedimento. Qui , chilometro dopo chilometro, Dorando, informato sull'andamento tattico da Lunghi, inizia una rimonta inesorabile."Quando passo Hefferon- dirà il carpigiano al Corriere della Sera- egli mi guarda a lungo con occhiata triste , e poi si sdraia a terra. Sono primo. Potrei rallentare". Siamo al chilometro numero 40. "Ora che la via è libera, davanti a me, non so frenarmi.Passiamo fra due ali di pubblico che vedo, ma non odo...A un tratto, a una svolta, do un blazo.Vedo là in fondo una massa grigia, che pare un bastimento con il ponte imbandierato. E' lo stadio. E poi non ricordo più". Dorando barcolla all'entrata dello stadio, cade  sulla pista più volte. Viene sorretto dai giudici più volte. In questo modo taglia il traguardo in 2h54'36". L'americano Hayes , secondo all'arrivo, sporge reclamo e diventa campione olimpico. Vincitore morale, Pietri riceve più lodi che se avesse vinto. Diventerà il perdente più famoso nella Storia dell'atletica.

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