La morte di Paolo Rossi

Brcellona, 5 luglio 1982. Dopo un inizio deludente, l'Italia di Enzo Bearzot incontra nel girone eliminatorio il fortissimo Brasile. Il centrocampo verdeoro è uno dei più forti nella storia delle Selecao: il "dottore" Socrates, Zico, Falcao, Cerezo, Junior...nomi da brividi. Quel giorno Paolo Rossi al 5', al 25' e al 75' fa piangere un'intera Nazione. Al minuto numero 5 spunta dal nulla e, su cross di Cabrini, colpisce di testa in maniera imparabile. Al numero 25 Junior si addormenta, sbaglia un comodo passaggio che diventa un invito a nozze per Pablito che scatta velocissimo e supera un attonito Valdir Peres...Poi Falcao pareggia poco prima della mezz'ora. La partita sembra finita, ma al 75', su calcio d'angolo battuto da Bruno Conti, si genera una mischia pazzesca, è ancora il ragazzo crescito nel Lanerossi Vicenza a avventarsi sul pallone con "la forza di un falco", come raccomandava Erwin Rommell, e a segnare il goal decisivo del 3-2. Di lì in poi sarà un'apoteosi il cammino dell'Italia di Bearzot con la conquista del terzo titolo mondiale. E fa male sapere che il maledetto 2020 se l'è portato via.

 
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