29 agosto 2004 (Circa) 16 anni fa l'oro di Baldini....

"Dio di Maratona", intitola la Rosea il giorno dopo. Perchè Stefano (una curiosità, nome di origine greca, significa "incoronato") Baldini quel giorno vince la Maratona più mitica che ci sia, quella del messaggero Filippide che annuncia agli ateniesi la vittoria sull'esercito persiano. E quel giorno il campione emiliano vince la guerra metaforica con Paul Tergat, con il campione mondiale Jaouad Gharib, con le asperità del percorso, con l'imprevedibilità rappresentata dalla fuga del brasiliano Vanderlei de Lima. Non proprio uno sconosciuto (2h08' sulla distanza), il mezzofondista sudamericano si stacca dal plotoncino di testa attorno a metà gara (1h07'23"), e inizia a accumulare un vantaggio che si fa consistente  attorno al trentesimo chilometro: 46 secondi nei confronti di Baldini, Tergat, Gharib, dello stagionato keniano Eric Wainaina (terzo a Atlanta e a Sydney) e dell'americano Mebrahtom Keflezighi. Di lì a poco Stefano inizia un recupero prodigioso: ci si mette di mezzo uno squilibrato irlandese che cerca di bloccare De Lima, facendogli perdere secondi preziosi, ma , con un 5000 in 14'13" tremendo, Baldini raggiunge il brasiliano dopo circa due ore. Con una determinazione feroce, con gli ultimi due chilometri e 195 metri in 6'06", l'azzurro entra da solo nello stadio Panathinaiko. Campione olimpico in 2h10'55". Ancora adesso vengono i brividi.... 

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