30 maggio 1969...eccezionale

30 maggio 1969. Com’era la corsa 51 anni fa? Era appannaggio di pochi. Non esisteva ancora come fenomeno di massa.I maratoneti provenivano dalla pista e usavano scarpe sottilissime che li esponevano a infortuni. L’australiano Derek Clayton quel giorno, a Anversa, era già primatista mondiale. Nel 1967 a Fukuoka (Giappone) aveva bruciato le tappe: 2:09’36”, primo a scendere sotto i limiti di 2:12’00”, 2:11’00” e 2:10’00” (!). A 27 anni ha ancora voglia di stupire; nella città belga passa a metà in 1:03’49” completamente da solo, con un passaggio che precorre i tempi (in tutti i sensi). Derek accusa la fatica e la solitudine nel finale, e comunque chiude in 2:08’33”, impresa epica. Ci vorranno dodici anni prima che un altro australiano (Robert De Castella) faccia meglio con 2:08’18” a Fukuoka. Ancora adesso nelle biografie per Clayton viene usato il termine “single minded” (unico). Giustamente……

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