Riuscirà Yeman Crippa, domenica 18 febbraio, a migliorare il record nazionale in maratona, riportando i 42.195 chilometri a un livello più consono con graduatorie mondiali sempre più in divenire e aggiornate da esordi eccellenti? Si saprà fra qualche giorno in quel di Siviglia, profonda Andalusia, sui llanos della città famosa per Plaza Espana e altre bellezze turistiche in riva al Guadalquivir, il fiume chiamato dai Romani Betis. Nelle corde del campione europeo dei 25 giri , personale di 2h08'57", l'obiettivo di fare meglio di 2h07'19" di Eyob Faniel, egli stesso in gara nella città spagnola. Un confronto davvero speciale fra gli azzurri, e anche con il toscano Daniele Meucci. Tutti e tre in gara....Ci saranno atleti di vaglia come l'etiope Gadisa Birhanu, 2h04'59" il record personale, e l'Etiopia farà parlare di sè anche fra le donne con Azmera Gebru, 2h20'48" il personal best. Insomma, potrebbe davvero saltare fuori qualcosa di bello per l'atletica italiana.
La figlia d'arte si fa sempre valere....Aurora Bado veste la maglia della Nazionale universitaria di cross in occasione dei Mondiali di specialità che si disputeranno nel fine settimana a Muscat, nell'Emirato arabo dell'Oman. Una location decisamente originale, ma d'altra parte è il trend orientaleggiante di molte manifestazioni mondiali, ivi compreso quello delle campestri. La ragazza di Imperia in questo squrcio di stagione è pssata dalla Free Zone ai Carabinieri Bologna.
Massimo Magnani, ferrarese, classe 1951, è stato un pioniere della maratona azzurra. Ottavo all’Olimpiade di Montreal, vincitore della Coppa Europa nel 1981, più volte azzurro, è stato anche direttore tecnico della Nazionale e attualmente è tecnico stimatissimo. Iniziamo con lui una conversazione-intervista sullo stato dell’arte della maratona azzurra. A livello maschile il record italiano (2h07’16”) è ancora lontano dai record non solo delle nazioni africane, ma dei paesi europei più importanti. Siamo a livello del record di Carlos Lopes, datato 1985 (2h07’12”). Perché? “Per una serie di motivi. Intanto- dice Magnani- vedo troppa dispersione nelle corse su strada. Se andiamo a vedere, tranne casi rari, non ci sono tante maratone, e le varie distanze sono concepite più dalla parte degli organizzatori, che degli atleti. Gli organizzatori pensano soprattutto a fare cassa, alla partecipazione, non al livello tecnico. Si può parlare di tossicità dell’ambiente”. Non mancano disamine tecniche:”Molti pensano ancora alla maratona in termini di potenza aerobica, come se la gara di 42,195 chilometri sviluppasse solo questo, e non alla potenza lipidica. In realtà la qualità del maratoneta è quella di consumare soprattutto grassi, e non carboidrati. Abbiamo esempi illustri come MO Farah, fenomenale sui diecimila, ma incapace di realizzare le sue potenzialità sui 42,195 chilometri. In maratona si parla di come svuotare il serbatoio non di sviluppare una velocità. Tutto deve essere pianificato”. Un altro aspetto viene di conseguenza:” Ci si deve specializzare. Non vedo tante occasioni del genere qui da noi. In passato, e parlo della generazione dei Bordin, poi dei Baldini, avevamo runner da 2h12’ . Più di uno. Ora niente. Altro aspetto: si ha ancora paura di far gareggiare un giovane, per paura di bruciarlo sulla distanza. In realtà nello scenario mondiale vediamo ragazzi di 20 anni già in grado di fare bene alla prima esperienza. Parlo anche di esempi illustri: se Haile Gebrselassie, Kenenisa Bekele, avessero esordito sulla distanza più giovani, sarebbero andati ancora più forti. E qui parliamo già di mostri sacri…”. Ultimo motivo:”Purtroppo vedo una certa distanza fra federazione e tecnici che operano nel settore. MI dispiace”.
""""""""""""""""""""""</p>"Domenica 18 febbraio a Borgaretto di Torino si disputano i societari e individuali italiani master di corsa campestre. C’è un team ligure, la Cambiaso Risso di Genova, che vanta scudetti tricolori importanti, nel corso degli anni. E quest’anno?: “Portiamo 39 iscritti- spiega Mario Codella, responsabile del team bianconero- fra i quali runner forti e motivati, ma sarà dura competere con società molto numerose come, ad esempio, Paratico Brescia e compagini torinesi. Però, ce la giocheremo”. In gara l’eterno Valerio Brignone, più volte campione europeo e italiano di categoria, quindi il campione europeo M40 Carlo Cangiano, mezzofondisti quotati come Moreno Dalmasso, Alessandro Arnaudo e Mauro Biglione. Un assieme che ha sempre portato punti pesanti in competizioni tecnicamente qualificate. In campo femminile Emanuela Massa, una delle F55 più forti d’Italia, quindi la novità Laura Scarafone, la campionessa europea Silvia Bolognesi. Citazione anche per il Delta Spedizioni, che può contare su Andrea Giorgianni e Giovanna Mazzucco.
https://www.fidal.it/calendario/CAMPIONATI-ITALIANI-INDIVIDUALI-e-di-SOCIETA-DI-CROSS-
MASTER/COD11511
Ultimo week end al coperto per i liguri costretti, ancora una volta, a migrare sulla dorsale adriatica e a varcare la soglia del Palacasali di Ancona in occasione dei Campionati assoluti indoor. "Ancona tu", verrebbe da scrivere parafrasando una canzone di Lucio Battisti, e mai titolo potrebbe essere più azzeccato. Viene un pò di nostalgia pensando al Palasport della Fiera, ma è il caso di pensare al "qui e ora". La considerazione va a Ludovica Cavalli, che ha il miglior tempo sui 3000 quest'anno con 8'48"79 ottenuto a Metz: la genovese dell'Aeronautica gode dei favori del pronostico. Oliver Mulas della Maurina Imperia ne viene dal secondo posto sui 60 indoor dei Campionati promesse, e sembra in forma. Una finale dovrebbe ottenerla. Idem Chiara Smeraldo del Cus Genova, che cerca conferme dalla finale del triplo. Sui 5 chilometri di marcia gareggia Mattia Braggio della Duferco Spezia.