Ritratto di Benedetta Balostro
I gabbiani e il loro stridìo vicino alle falesie a strapiombo sull'Atlantico....I passi sui sentieri vicini ai prati dei terreni carboniosi che scendono verso l'oceano...Non è proprio simile al Mar Ligure il panorama di Cork, città irlandese , ma per due anni l'esperienza lavorativa della genovese Benedetta Balostro è stata speciale: "Mi sono sentita come a casa mia. Ero tesserata per il team Toger di Cork. Avevamo un allenatore per la tecnica di corsa, un altro per il programma vero e proprio. Là la corsa è una tradizione, si respira agonismo allo stato puro ma anche amicizia. Gli irlandesi sono molto simpatici". La famosa carica di stamina anglosassone: allenamenti sui prati, in pista una volta la settimana, gare di diverso tipo , e alla fine tutti davanti a boccali di birra o a stufato di pecora:"Là c'è un livello molto alto. Con 39'50" sui diecimila finivi nell'ultima serie dei diecimila su pista, ma ti facevano il tifo tutti. Indimenticabile".Benedetta ha corso diverse gare, dalle maratone (3h18’) a triathlon: “Sto preparando un Ironman . Adesso sono tornata a Genova. Certo, devo migliorare la tecnica di nuoto…” La passione per lo sport gli è stata trasmessa dal padre, un veterano di ferro dei Maratoneti Genovesi, sua società italiana da tempo: “Ho iniziato con la Mezza di Genova, e recentemente sono migliorata sulla distanza chiudendo in 1h28’30” a Savona. Sabato nel Memorial Pedretti mi aspettavo qualcosa di più sui cinquemila, ma ne venivo da due settimane problematiche. Pazienza! Ho realizzato un personale di 18'50” in pista sempre a Cork..” Classe 1996, l’avranno chiamata “Benny” in Irlanda….”Adesso spazio per il triathlon: certo, non è sempre semplice conciliare lavoro con ripetute e allenamenti impegnativi..” Ma con lo spirito anglosassone che ha un po’ assimilato e con l’entusiasmo che si ritrova, nessun traguardo sembra lontano.