I sogni partono da Vezzano vicino a La Spezia, addirittura con corse in montagna quando lei era ancora uno scricciolo, con l'adrenalina addosso che possiede papà Andrea, fino al record nazionale juniores (meglio: migliore prestazione italiana) dei 500 metri con 1'11"14 ottenuto a Brescia domenica 13 aprile. Nella città Leonessa d'Italia Elena è una gazzella che compie una grande gara:"Bel risultato-dice coach Federico Leporati, che è anche responsabile nazionale del mezzofondo- ottenuto con una distribuzione ideale dello sforzo e grande reattività nel tratto finale". E adesso quali saranno i programmi?:” Correrà gli 800 metri a La Spezia- prosegue Leporati- e insisteremo molto sul mezzofondo veloce”. Certo che con il tempo ottenuto domenica scorsa si avvicina la barriera dei due minuti sui classici due giri di pista….oppure stiamo chiedendo troppo?: “Avanti così, senza però volare con la fantasia- dice papà Andrea- sarebbe già importante realizzare il record personale”. Elena ha già vestito diverse volte la canotta azzurra in diverse rassegne, Ha demolito record regionali. Ha svolto un’ingente preparazione invernale con il solo imprevisto di una fastidiosa influenza.In alto i cuori….

Con 224,544 chilometri la spezzina (anzi lericina) Sabrina Chiappa domenica 13 aprile si è laureata campione italiano di 24 ore su strada a Mestre. Classe 1982, Sabrina ha dovuto anche sopportare condizioni climatiche estreme, dal caldo al freddo nel corso di poche ore, con la pioggia battente in certi momenti. "Mi ero abituata percorrendo all'infinito percorsi di andata e ritorno sulle colline vicino a casa, facendo venire il mal di testa allo spazzino che puliva le strade e che mi guardava stupefatto". Ci vuole anche molta autoironia nell'affrontare questi che sono viaggi all'interno di se stessi, non solo gare, quasi come in certi film psicologici come "Nel corso del tempo" di Wenders. "Ora ci saranno i Mondiali di specialità. Chissà...Certo che i responsabili azzurri Monica Casiraghi e Paolo Bravi mi hanno fatto un gran tifo sul percorso..." Non è la prima volta che Sabrina affronta fatiche del genere, ma cucirsi addosso uno scudetto italiano è davvero un magic moment:”Devo l’impresa anche al mio coach, Fulvio Massini (un’autorità nel campo-ndr) e al mio medico nutrizionista , il professor Angelini. E’ stato importante anche capire come nutrirsi durante un giorno di corsa”. Già, 24 ore di corsa, chissà quanti passi, ma anche l’affollarsi di pensieri:”La mente divaga. Però fa la differenza la concentrazione. Ho letto molto in questo periodo, e ho imparato a sviluppare modalità con le quali affronti disagi e fastidi durante la corsa”. Sabrina, impegnata full time nel mondo della corsa (presidente della società Running Station e gestore di un negozio di abbigliamento sportivo) ha centrato un altro obiettivo:”Ci tenevo a percorrere almeno 213 chilometri, target per prendere parte alla Spartathlon in Grecia, una delle più importanti ultra del mondo”. E Sabrina continua a correre, quasi con un messaggio di sport che ci ricollega con ideali e speranze di un’antica cultura…

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