ggg
.
.
Stefano Pampuro, runner, scrittore ligure di casa in Spagna (non a caso ha scritto un bel libro sui maratoneti ispanici), si è reso promotore di un’iniziativa benefica che coinvolge il Trail di Portofino e la Mezza Maratona delle Due Perle. Ecco di cosa si tratta: “ Bekoji. Un villaggio di baracche e orti a malapena segnato sulle cartine stradali. Un tappeto di tetti di lamiera che spezza bruscamente l’armonia dei boschi in cui è avvolto.In questo angolo di Etiopia rurale sono stati forgiati Derartu Tulu, Kenenisa Bekele, le sorelle Dibaba, mostri sacri dell’atletica mondiale, idoli indiscussi di un’intera generazione di giovani etiopi, che sogna di emulare le loro gesta.Ogni mattina, all’alba, un folto gruppo di adolescenti si raduna attorno al coach Sentayu per cominciare l’allenamento. Sono figli di contadini, giovani ragazzi e ragazze di umili origini che conoscono bene il significato della parola povertà.Qui la corsa è più che un divertimento, è una religione. Una speranza luminosa conservata nelle loro decise falcate, nella grinta dei loro occhi.E non è un caso se proprio questo villaggio, a 200 km a sud di Addis Adeba, sia passato agli onori di cronaca per il film documentario del regista inglese Jerry Rothwell, The Town of runners.A Bekoji le giornate sono scandite dal sacrificio e dal duro lavoro. I contadini che dalle campagne raggiungono il mercato si fondono ai runners che si allenano lungo le strade sterrate, creando un’sottile equilibrio tra passato e presente.Coach Sentayu è una leggenda in Etiopia. Negli ultimi trent’anni sono passati sotto di lui ben otto medaglie olimpiche, ma non ha mai voluto sapere di lasciare il villaggio per palcoscenici più prestigiosi. La sua è una scelta di vita. “Bekoji non ha nulla da offrire ai propri giovani se non la speranza di emergere grazie alla corsa. Ma qui manca tutto, anche le cose più semplici come un paio di scarpe da corsa” ripete sempre ai giornalisti europei che lo incontrano.Il talento qualche volta può non essere sufficiente , purtroppo. A volte serve qualcosa in più.Il messaggio non è passato inascoltato, e qualcuno in Italia si è mosso.Tre manifestazioni di primo piano hanno deciso di scendere in campo, unite, per dare un piccolo aiuto a Bekoji. Si tratta della StraVerona, della Mezza Maratona di Genova e della Mezza maratona delle Due Perle di Santa Margherita Ligure e Portofino. Tre bellissime realtà podistiche che da anni sono in prima linea per lo sport e il sociale.Dalla Liguria ha risposto all’appello il Golfo del Tigullio.“Anche noi abbiamo accolto con piacere questo progetto di raccolta a favore di Bekoji” ha fatto sapere Nicola Fenelli, il fondatore della mezza di Portofino, che ha visto correre atleti del calibro di Stefano Baldini, o dei campioni del mondo Abel Anton e Martin Fiz. “Doneremo 200 magliette dell’edizione scorsa e raccoglieremo materiale tecnico in occasione del Trail di Portofino (8 dicembre) e della Mezza delle Due Perle (2 febbraio).”L’intero materiale raccolto verrà spedito all’Ambasciata Italiana ad Addis Adeba, che ha offerto il suo importante aiuto logistico ed istituzionale. Poi lo consegnerà alle autorità locali di Bekoji per la distribuzione ai ragazzi del posto.Forse qualche maglietta e una manciata di scarpe da corsa non cambieranno la vita a questi ragazzi, ma almeno sapranno di non essere soli. E poi chissà, forse qualcuno di loro lo vedremo correre alle prossime olimpiadi, e si ricorderà dell’Italia con un sorriso”.
""""""""""""""""""""""""""""Si rinforza decisamente per il 2020 il Team 42,195 Casa della Salute. Il dinamismo del presidente Pino Vitello porterà runners di valore, in grado di affiancare un Corrado Pronzati che, nel 2019, ha stabilito molti record sociali su svariate distanze. Dal Piemonte arriva Francesco Grillo, che è accreditato di 1h07'31" sulla mezza maratona, podista di sicuro rendimento. Quindi, Gebrehanna Savio, mattatore della stagione on the road , quindi tre personaggi "storici" del mezzofondo regionale, che non hanno bisogno di presentazioni: Viviana Rudasso, in passato vincitrice della Mezza Maratona delle due perle, Khalid Ghallab, talentuoso mezzofondista originario del Marocco, Salvatore Concas, qualche anno fa capace di 1h07' sulla mezza. Il settore femminile vedrà l'illustre presenza dell'astigiana-genovese Stefania Simonelli, terza nella Genova City Marathon l'anno scorso.Completa il quadro d'insieme il levantese Tommaso Casanova, che ha scritto il nome nell'albo d'oro della Marcia di Chiavari. Una bella campagna acquisti....
Domenica 24 novembre Ludovica Cavalli della Trionfo Ligure si gioca una carta importante in vista degli Europei di cross di Lisbona: infatti a Osimo (Ancona) è previsto il Cross della Val Musone, seconda prova indicativa per la rappresentativa nazionale. Sui quattro chilometri in terra marchigiana "Ludo" è attesa a una grande gara, visto che prenderà parte al cross Angela Mattevi, resca campionessa mondiale under 20 di corsa in montagna a Villa La Angostura (Argentina). Ci saranno in gara le altre iridate Giovanna Selva e Anna Arnaudo. Però Ludovica , circa dieci giorni fa, ha vinto la prima prova juniores nel Carsolina cross, e quindi può fare bis , vista la buona forma attuale. Attenzione anche all'esordio nei cross dell'azzurrina Martina Cornia...
Spesse volte chi segue le vicende dell’atletica e del podismo si sofferma con una certa superficialità sulle vittorie e i piazzamenti dei runner africani.Non ci si immagina nemmeno minimamente le condizioni di vita e le privazioni alle quali sono sottoposte, da secoli, intere popolazioni. Da qualche anno è sorta a Chiavari l’associazione “I bambini di Malika”, della quale illustra finalità e scopi Ruggero Rossi: “Abbiamo creato un’associazione Onlus per la realizzazione di un centro scolastico e sportivo a Malika, nella periferia di Dakar, capitale del Senegal. Sarà rivolto a bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni”. Un piccolo, ma significativo contributo per la crescita culturale delle popolazioni africane, e per l’integrazione. Temi quantomai all’attualità in questi giorni. “L’iniziativa- continua Rossi- è anche una piccola risposta a un grande problema che è l’emigrazione dell’Africa. Il nostro è un progetto umanitario in collaborazione con l’associazione senegalese “ Associazione Ecole et Sport de Malika sur Mer”, e vorremmo farci conoscere e coinvolgere sempre più persone”. Consapevoli che lo sport e l’educazione siano strumenti importantissimi per la crescita individuale e collettiva, tanto più in Africa, gli organizzatori del Trail del Monte di Portofino dedicheranno uno spazio ben preciso all’associazione sabato 7 dicembre (data della presentazione della gara) e domenica 8 (giorno della gara). Così i partecipanti al Trail ( e non solo) conosceranno le importanti iniziative dell’associazione e potranno contribuire fattivamente alla nobile causa.
Danilo Mazzone- Addetto Stampa
""""""""""</p>"Due eccellenze non solo dello sport, ma del turismo italiano e internazionale si chiamano. Sabato 23 novembre lo staff organizzativo della quindicesima Mezza Maratona Internazionale delle due perle, in programma domenica 2 febbraio sul magnifico lungomare fra "Santa" e Portofino (pienamente recuperato dopo la catastrofica mareggiata di circa un anno fa) sarà presente con uno stand proprio nel "villaggio" della prestigiosa Firenze Marathon, appuntamento irrinunciabile per gli appassionati del settore. Sarà un'importante occasione per conoscere nei dettagli la manifestazione sammargheritese , creata da Nicola Fenelli, e divenuta ormai appuntamento fisso (con la Portofino run del giorno prima, sabato 1 febbrario), del calendario su strada internazionale. Ci si potrà iscrivere , per l'occasione, alla gara.Quello del primo fine settimana di febbraio è una due giorni interessante, attrattiva e irrinunciabile nel campo del podismo. Non mancheranno novità stuzzicanti....
Un giorno di corsa. Se, attualmente, tale "follia" podistica non è inconsueta, il 22 dicembre 1974 c'è un uomo solo , Mario Cappello, a tentare la migliore prestazione italiana in pista, sul tartan di Villa Gentile. Sono in pochi, quel giorno, in una città che si appresta a festeggiare Natale (in maniera sobria, com'è costume ligure) a varcare i cancelli dell'impianto di Sturla.Classe 1951, allora 23enne, dopo essersi segnalato come uno dei migliori junior d'Italia (14'39" sui 5000 ), il finanziere siciliano di stanza e caserma in piazza Cavour a Genova, vuole sperimentare i suoi limiti. Mario ha sempre avuto l'atletica nel sangue: nel settembre del 1972, all'Olimpico di Roma, ha l'onore di gareggiare nei 5000 che vedono la splendida vittoria di Gianni Del Buono in 13'22, nuovo record italiano davanti a mostri sacri come l'americano Steve Prefontaine e il finlandese Juha Vaatainen, campione europeo in carica. "Un mio collega, il maresciallo Andreatta- dice Mario- si era cimentato, da sciatore di fondo, in un'impresa del genere. La cosa mi attirò. Mi incuriosiva conoscere miei limiti". Un bel salto, dalle gare in pista a competizioni estreme. "Mi allenai molto. Genova-Savona, poi corse notturne dalla caserma di piazza Cavour fino a Struppa e ritorno". Un precursore: correre a quei tempi significava solitudine, essere considerati tipi border line..ed ecco arrivare la giornata del 21 dicembre 1974. "Ero partito per fare il record del mondo che all'epoca era di 227 km mentre quello italiano era di 224 km. La gara iniziò alle 16 del 1 dicembre, ma alle 8 del 22 dopo 161 km sono andato in crisi.. I medici che seguivano il tentativo mi chiedevano se avessi voluto un aiuto con qualche flebo ,ma io risposi che volevo farlo solo con le mie forze .Mi visitarono e presero appunti per capire dove il corpo umano poteva arrivare durante le ore di corsa. Mii accompagnavano gli atleti dell'epoca: Vittorio Medica, Sandro Nicotera ,Fiorello ecc...alla fine per omologare la prestazione sono rimasto nel camper e sono uscito prima che scadesse la 24esima ora". Una gara con momenti terribili, complice anche la disidratazione dovuta al fatto che Cappello corresse con una giacca impermeabile. Però, nonostante tutto questo, l'ex Fiamma Gialle chiude con 162,060 chilometri, allora migliore prestazione ligure. E ancora adesso, quando corre per tenersi in forma, Cappello pensa a quei giorni pre natalizi con un senso di nostalgia...
9 nov 2019, 09:23
Il Trail di Portofino di domenica 8 dicembre, organizzato dall’Atletica Due Perle di Nicola Fenelli, prevede anche due opzioni altrettanto panoramiche e interessanti come “Marcia Arcobaleno” e “La più bella”, due manifestazioni che hanno fatto la storia del podismo ligure almeno trenta anni fa, e che sono riproposte in maniera tale da rappresentare un’occasione di sport nella Natura anche per i non competitivi, per tutti quelli che intendono la corsa soprattutto come relax e benessere fisico.Entrambe le corse prendono il via alle 9 dalla magnifica e artistica location di Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure, e quest’anno presentano percorsi nuovi e accattivanti. La Marcia Arcobaleno è di dodici chilometri. Da Villa Durazzo raggiunge Nozarego, Gave, Mulini, Crocetta, Monte Pollione, Felciara, Ghidelli, Acqua Viva, con ritorno a Villa Durazzo. I sentieri sterrati, immersi nella macchia mediterranea, consentono vedute magnifiche sull’azzurro del Mar Ligure e , dall’altra parte, sulle catene appenniniche. La “Più bella “ (18 km ) è ancora di più una sorta di “Garmin podistico” nel verde del Parco. Si va verso Nozarego, Gave, Mulini, Crocetta, si sale verso Pietre Strette, località dal fascino primitivo e ancestrale, quindi si va verso il magnifico angolo di quiete e salsedine di San Fruttuoso di Camogli, vicino all’ Abbazia dei Doria. Si risale verso Olimi, Mulini, Gave e si fa ritorno. Due magnifiche corse attraverso il Parco, aperte a tutti. Unicità del Trail di Portofino…
Danilo Mazzone- Addetto Stampa
Liguri in evidenza, nonostante il maltempo, nel Quattro Chiese Trail di Verzi di Loano (Savona), domenica 17 novembre.Al termine del Trail di venti chilometri Enrico De Ferrari (Sisport) è stato quarto con 2h13'22" nella gara vinta dal piemontese Gianluca Chiano (Baudenasca) in 2h01'59". Corrado Ramorino (Città di Genova/Berg Team) invece si è affermato sulla distanza dei 13 km con 1h26'12"; Oscar Rebora è stato terzo con 1h32'37". Prima Alice Minetti con 1h44'16".
https://www.wedosport.net/volantino_gara.cfm?gara=51602
Stefano Velatta (Maratoneti Genovesi) domenica 17 novembre ha vinto a Morano di Alessandria il Trofeo Donà e Podda, nove chilometri su un percorso misto di asfalto e sterrato. Sfortunata la consocia Silva Dondero, penalizzata da una caduta nel pieno della gara. Primo posato, invece, oer l'astigiana De Giovanni.
Non particolarmente fortunata la Stragenova di domenica 17 novembre: la pioggia diffusa, martellante in particolare fono a circa mezz'ora prima della partenza, costringe gli organizzatori "Il Secolo XIX" e un pool di sponsor, a accorciare il percorso (8 chilometri, senza il passaggio nel Porto Antico), con una seconda metà nei caruggi resi scivolosi dall'acqua. In 483 prendono il via da una piazza De Ferrari che somiglia di più a un'area tipo Protezione Civile. Prendono subito il via Hicham El Jaoui e Mohamed Rity, che spera di fare un triplete di vittorie. E' però l'altro runner di origini marocchine Khalid Ghallab (Città di Genova), dato in grandi condizioni, a prendere il comando poco dopo le strade dell'elegante quartiere di Carignano. Ghallab insiste, mentre tentano di resistergli Rity e Gebrehanna Savio (primo nel 2017). Ma Ghallab insiste, e piomba sul traguardo in 27'36" con un gesto liberatorio. Per il mezzofondista del team di Valter Mereta, un rientro e un primo posto prestigioso dopo avere corso con ottimi tempi (1h06' in mezza maratona) negli ultimi anni. Savio conquista l'ennesimo podio in 27'50", terzo è Rity in 28'17". Prima delle donne Iris Baretto (Trionfo Ligure), che di recente è stata argento agli italiani promesse di mezza maratona a Palermo. "Sono sempre stata in testa fin dall'inizio, la soddisfazione è grande". Seconda la tenace Stefania Arpe, terza la sorprendente Giorgia Robaudo, qualche anno fa azzurra di cross: "Non ho mai fatto tanta fatica come oggi", dice con tono scaramantico all'arrivo.....Uomini: 1° Ghallab (Città di Genova) 27'36"; 2° Savio (Cambiaso Risso) 27'50"; 3° Rity (Delta) 28'17"; 4° Giorgianni (Delta); 5° Valentini (Frecce Zena); 6° Patrone (Trionfo Ligure); 7° Dettori (Trionfo Ligure). Donne: 1° Baretto (Trionfo Ligure) 32'23"; 2° Arpe (Atletica Levante) 34'39"; 3° Robaudo (Ovada Trail) 35'14"; 4° Balostro (Maratoneti Genovesi); 5° Bolognesi (Cambiaso Risso); 6° Noli (Delta).
https://www.endu.net/it/events/stragenova-2/results