Qualcuno mi aveva consigliato di aumentare l'andatura vicino allo stabilimento del Colorificio Boero, laddove una strettoia con piccolo saliscendi sembrava una rampa verso il traguardo. Ma c'erano ancora due chilometri....Ero insieme a quella roccia di Vittorio Medica, scalatore indomito e divoratore di chilometri, autore di allenamenti massacranti.In mezzo alla folla che si assiepava, aumentai. Settembre 1985, un sabato sera. La sera della tredicesima Traversata della Valbisagno. Una specie di boomerang fra le luci dei quartieri popolari e la freddezza e il buio dei lungobisagno, avanti verso Struppa, verso la periferia.Eravamo passati in mezzo ai punti caldi, agli "hot spot" di via Canevari, San Gottardo, strade intrise di calca, sudore, urla. Adesso qualcuno mi aveva detto che ero solo. In testa. Bisognava insistere con la cocciutaggine delle tre ore estive di allenamento sulla strada del Fasce, quasi a volere annullarsi nella fatica. Ancora buio dopo il Giro del Fullo. A un miglio dal traguardo. "Tranquillo", mi urla un tizio da un motorino. Ora riesco a vedere il traguardo illuminato a festa. Si inizia a sentire la voce dello speaker. E vai avanti, corridore di mezza classifica, con il tuo mondo dorato, la tua torre d'avorio di ripetute rassicuranti. Quante volte? Adesso, a duecento metri dalla fine, il rumore si fa assordante. Giri di valzer da ballo liscio, gente che urla, Pierfranco Morando con il megafono che grida il nome del primo arrivato. Che sono io. Ce l'ho fatta. L'abbraccio di mia madre.
Uomini (10.3 km): 1° Danilo Mazzone (Trionfo Ligure) 32'20"; 2° Vittorio Medica (Trionfo Ligure) 32'45"; 3° Michele Trenti (Cus Genova); 4° Alberto Azzarini (Trionfo Ligure); 5° Giulio Onofri (Cus Genova); 6° Alberto Moscatelli (Vigorelli Rapallo); 7° Antonio Roselli (Alpini Genova); 8° Carmelo Cambria (Aaa Genova); 9° Massimo Fiaschi (Cus Genova); 10° Antonio Sollazzo (Cus Genova).
"Il 25 maggio, quando ha riaperto la Sciorba- dice il responsabile tecnico Emidio Orfanelli- ho visto i ragazzi desiderosi di ricominciare. E' stato bello". Dopo il terribile primo periodo di lockdown, dopo la seconda fase durante la quale si poteva correre su strada, ecco le prime aperture delle piste in Liguria. Un segnale bello per il gruppo Città di Genova: "Nel periodo più limitativo abbiamo sempre cercato di alimentare spirito di gruppo con programmi personalizzati anche casalinghi. Cyclette, tapis rulant, esercizi a corpo libero". Anche l'Informatica è venuta in soccorso: "Abbiamo fatto video conferenze nelle quali si è parlato di alimentazione, di motivazioni. Il nostro marciatore di punta, Mattia Braggio, ha illustrato un power point con i programmi di allenamento". E adesso, la cauta ripresa: "Speriamo in qualche meeting a luglio, nel rispetto delle distanze del coronavirus. Sarebbe bello anche dopo la campagna ingiusta nei confronti di chi correva. L'idea degli 800 metri da correre in maniera diversa, secondo la Fidal , mi trova concorde". Speriamo che tornino i centesimi, i secondi, i tempi. E che finisca il tempo del coronavirus...