Meglio di un dito in un occhio-1
Da timido e preoccupato aspirante giornalista, all'inizio della mia oscura carriera, mi sentii rivolgere il quesito: "Lei si occupa della MARADONA?"
Da timido e preoccupato aspirante giornalista, all'inizio della mia oscura carriera, mi sentii rivolgere il quesito: "Lei si occupa della MARADONA?"
Venerdì 2 agosto Saverio Bavosio (Ata Acqui) e Silva Dondero (Maratoneti Genovesi), 35° vittoria stagionale, si sono imposti ne "Un chicco per l'Africa", gara serale a Castellazzo Bormida (Al).Reduce da 15'29" sui 5000 m, Bavosio ha preceduto nell'ordine Leandro Demetri (Solvay) eil forte ottocentista Abdessalam Machmach (Alperia). Sesto Dieudonne Noufe (Trionfo Ligure), davanti a Giuseppe Fedi (Gau).Fra le donne altro primo posto di Silva Dondero: quinta Benedetta Dal Bianco (Trionfo Ligure).
18 agosto 1989. Voi dove eravate? Arturo Barrios , messicano, era lì, lo sguardo fisso sulla linea di partenza dei 10000 m del Grand Prix di Berlino. Olimpia Stadion. Germania occidentale.Aggettivo che sarebbe caduto definitivamente pochi mesi dopo, in quel novembre che abbattè il muro di una separazione fra un popolo che non si era mai sentito diviso. Di fronte all’avvenimento sociopolitico di tale portata può passare in secondo piano il fatto che si sia trattato dell’ultimo meeting di atletica in una Germania divisa e in un città contrassegnata da un’unicità, ma il meeting fu memorabile. Berlino è Berlino.E’ la città degli angeli di Wim Wenders, che portano a galla mille storie di umanità fra gli incubi dei bombardamenti del Conflitto Mondiale e la voglia di vivere nonostante le macerie; la città dei Mondiali di calcio 1974, quando gli occidentali bianconeri con Breitner, Beckenbauer e Gerd Muller subiscono l’ onta della sconfitta dai cugini biancoblu della Ddr con il simbolo del compasso. Segna Sparwasser aggiustandosi con il mento (!) la sfera prima di scagliarla nella rete dell’esterrefatto Sepp Maier. La cosa più bella del match è l’applauso finale, collettivo, rivolto a tutti dal pubblico in piedi con voglia di unità fra i popoli. E’ la Berlino delle spie nei romanzi di Le Carrè, della Vopos ,la polizia di frontiera che controlla le fughe verso il presunto Paradiso dell’ovest….ma noi torniamo sulla starting line dei fatidici 25 giri. “Faccia da azteco”, lo dipingono così gli esteti dell’atletica: Arturo Barrios è un uomo ritmo di quella fine degli anni ottanta che può essere considerato momento di transizione. Keniani e etiopi iniziano a dominare il mezzofondo, ma c’è ancora spazio per il cavallino di Altofonte Salvatore Antibo, per il ragazzo di Calabria Francesco Panetta, per i portoghesi Dionisio e Domingos Castro. Proprio due anni prima gli italiani iniziano a conoscere il messicano nei 10000 m dei Mondiali di Roma, quando Panetta , negli ultimi giri, viene avvicinato pericolosamente da Barrios e( guarda un po’) dal tedesco est Hansjorg Kunze. Ma non ce la faranno a raggiungere “Frank”. Molto meglio il Barrios dei meeting. In quella domenica calda, che ricorda l’afa berlinese dello scrittore Walter Benjamin, sono due americani di lusso, Doug Padilla e Steve Plasencia , a accompagnare Arturo nel suo tentativo. C’è una ragione. Il runner “chicano” è un assiduo frequentatore del circuito Usa su strada, si è fatto molti amici e è apprezzato per l’impegno e la serietà. Seguito nell’altura di Boulder, Colorado, dal tecnico polacco Tadeusz Kopka, studia Ingegneria all’Università del Texas e si è sempre trovato a suo agio negli States, stabilendo addirittura, nel 1986, la migliore prestazione dei dieci chilometri su strada con 27’41” a Phoenix (Arizona). Poi si è dedicato alla pista, scontando purtroppo la carenza (si fa per dire) di finale: così a Roma’87 viene sorpreso dalla fuga di Kipkoech e Panetta e in un finale convulso è quarto, superato da Kunze. Nei 5000 di Seoul’88 è solo quinto, assiste da lontano all’assolo del keniano John Ngugi.Ma a Berlino tutto è stato pianificato dall’ azteco dai modi pacati, che, aiutato dalle lepri americane, passa ai primi 5000 m in 13’32”5. Il solo Kipkemboi Kimeli, che aveva ingaggiato nel 1988 un duello adrenalinico a Seoul con Antibo e Boutayeb, tenta di stargli dietro. Ma ai 6000 (passaggio di 16’21”) Barrios è “un uomo solo al comando”. Cotinua a macinare giri con falcata distesa , elegante, con dei 400 m intermedi oscillanti fa 65 e 67 secondi. A circa cinque giri dalla fine il duello è solo, ormai, virtuale, con il portoghese Fernando Mamede (27’13”81 a Stoccolma nel 1984). Qualcuno inizia a pensare al primo uomo sotto il limite dei 27’00”00. Non arriverà, ma giunge “solo”il nuovo mondiale dopo un ultimo mille sul filo dei 2’30”: 27’08”23. L’atletica mondiale si congeda da una Berlino divisa dal muro con una prestazione che alza l’asticella verso limiti impensabili solo qualche anno prima.
Mercoledì 31 luglio l'ennesima notturna piemontese di Cassine (Il Trofeo Ventaglio, veloce sei chilometri) ha visto il successo di Gianfranco Cucco (Bio Correndo) davanti al coriaceo Diego Scabbio (Novese). I liguri hanno fatto piazzamenti di categoria: secondo nella M60 Pasquale De Martino (Cambiaso Risso), e terzo Mario Calasso (Maratoneti Genovesi). Nella Over 65 terzo Nino Cadili (Varazze). Fra le donne primo posto di Claudia Marchisa (Atletica Alessandria). Quarta Alina Roman (Varazze), e quinta la consocia Susanna Scaramucci . Nella over 55 terza Giovanna Moi (Maratoneti Genovesi).
Sono due, e grandi protagonisti dell'atletica italiana, i liguri selezionati per la Coppa Europa di Bydgoscz (Polonia), in programma dal 9 all'undici agosto. Si tratta di Davide Re, fresco detentore del record italiano dei 400 m (farà anche la staffetta 4x400) e Luminosa Bogliolo, mattatrice dei 100 ostacoli.
Un forte temporale estivo domenica 14 luglio ha messo in crisi l'apparato organizzativo della Stratrisobbio. A Trisobbio (Al) Silva Dondero, una delle favorite, è caduta. Si è rialzata, e poi è arrivata terza nella gara vinta dalla giovane Sara Marostica (Cus pavia) davanti a Laila Hero (Arcobaleno).Fra gli uomini primo al traguardo il rientrante Roberto Parodi (Vallescrivia) davanti al giovane Mandrino (Atletica Alessandria). Quarto Massimo Cavanna (Maratoneti Genovesi). Per quanto riguarda le categorie, Mauro Bianchi (Cambiaso Risso) ha conquistato il primo posto nella M65; terzo Antonio Cadili (Varazze). Nella M60 Pasquale De Martino (Cambiaso Risso) è stato secondo; terzo Battista Forte (Monte Gazzo). Nella F 45/49 vittoria di Cristina Trestin (Zena Runners); nella F55 prima Giovanna Moi (Maratoneti Genovesi) e seconda Ausilia Polizzi (Varazze).
La vittoria nell'alto di Simone Luminoso (Trionfo Ligure) con 2.13 è stata la cifra tecnica più interessante della seconda e ultima giornata dei campionati liguri individuali (assoluti e master) disputati nella calura del "Montagna" di La Spezia. L'azzurrino Davide Costa (categoria allievi) ha vinto nel martello con 53.72. L'allieva Marella Toblini (Arcobaleno) si è imposta nei 200 m con 25"77 (0.0). Nel lungo vittoria di Andrea Melchiorre (Duferco) con 6.70 (+0.1). Andrea Del Sarto (Duferco), dopo il primo posto sui 1500 , si è ripetuto sugli 800 con 1'58"11 davanti a Alessio Padula. I 5000 m, condotti su temi tattici, hanno visto le affermazioni del maratoneta Mohamed Rity (Delta, 16036"54) e di Iris Bretto (Trionfo Ligure, 18'42"22).
Emanuele Repetto, di Camogli, da un anno tesserato per la veneta Team KM sport, sabato 13 luglio è giunto terzo nel 20° Giro del Lago di Resia sul percorso da Curon a Resia (Bz). Il primo posto è stato appannaggio del tedesco Konstantin Wedel in 47'27". Luca Campanella (Cambiaso Risso) è stato 16° in 52'53"; Andrea Giorgianni (Delta Spedizioni), 22° ( e terzo di categoria) in 54'45". Prima ligure Luciana Bertuccelli (Avis Castelnuovo Magra), 27° ( e quarta di categoria) in 1h06'28".
Neanche il tempo di godersi un pò di celebrità (finalmente, su Rai regionale, un servizio) ed ecco Luminosa Bogliolo gareggiare martedì 16 luglio nel Meeting Internazionale di Padova. Se "Lumi" avrà smaltito le tossine di tante gare ravvicinate, potrà puntare alla ciliegina sulla torta di un inizio di stagione già folgorante (ecco un'altra allitterazione in sintonia con il nome), ossia il record italiano di Veronica Borsi sui 100 hs : 12"76. L'occasione è buona: la campionessa mondiale universitaria trova nelle corsie l'americana Pedriya Seymour (12"64), poi la norvegese Isabelle Pdersen (12"72), e Tiffany Mc Reynolds (12"77). Sarà un'altra notte magica?
Nella prima giornata dei campionati regionali assoluti e master individuali (partecipazione non folta, a dire il vero) al Montagna di La Spezia , da notare la misura di 65.83 nel giavellotto di Denis Canepa (Arcobaleno) e il primo posto sui 400 m dello junior Alessandro La Mantia (Duferco) con 49"66. Nei 100 donne primo posto di Elena Arena (Duferco) con 12"55 (-0.6). Nei 1500 uomini affermazione di Andrea Del Sarto (Duferco) con 4'02"04 davanti all'allievo di belle speranze Andrea Azzarini 8Trionfo Ligure), 4'11"77. Nel martello donne successo dell'allieva Ilaria Marasso (Trionfo Ligure) con 45.82.
Sono stati davvero uno spettacolo i "Mille Herculis", corsa su pista aperta a tutti, anteprima del favoloso Meeting Iaaf di Montecarlo svoltosi venerdì 12 luglio. Molte le serie, dalle categorie giovanili alle master: il miglior tempo è stato fatto segnare dal francese Maxence Bruyas (Villefranche) in 2'22"37, seguito a brevissima distanza da Abdelhaki Elliasmine, dell'Atletrica Bergamo, 2'22"79. Migliore ligure Alessio Padula (Arcobaleno Savona), primo della finale 39 con 2'30"62. Secondo della categoria juniores Andrea Di Molfetta (Arcobaleno), 2'38"22. Primo della finale 37 seniores Andrea Torre (Trionfo Ligure), 2'38"57. Sesto della finale 32 allievi Nicolò Reghin (Trionfo Ligure), 2'41"14. Primo della finale 36 seniores Simone Barbero (Alba Docilia), 2'41"82. Settimo nella finale 32 allievi Soummade Hamza (Foce Sanremo), 2'42"73. Nella finale 39 seniores 21° Luca Olivero (Foce), 2'42"99, seguito da Vincenzo Stola (Arcobaleno), 2'44"43. Nelle categorie giovanili citazioni di merito per Andrea Basalto (Levante), 2'48"40, e Federico Zampiga (Città di Genova), 2'49"62. Fra le donne il tempo migliore è stato della francese Katia Delarche con 2'48"55. Migliore delle liguri la giovane Melissa Sarti (Duferco Spezia), 3'01"69. L' allieva Aurora Bado (Arcobaleno) ha vinto la propria batteria con 3'02"12.
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