Oslo, 22 luglio 1994. Da re dei cross il keniano William Sigei si scopre re dei 25 giri di pista. Non solo: sulla pista di Oslo, quasi un anno dopo Yobes Ondieki, è il secondo a scendere sotto il limite dei 27’00”00 con 26’52”23, nuovo record mondiale. L’anno prima Sigei aveva impressionato sui prati di Amorebieta (Spagna) vincendo il Cross delle Nazioni con falcata elegante, agile. E’ la stessa falcata che gli consente, già a metà gara, di avere qualche secondo di vantaggio nei confronti del precedente primato all time. L’ultimo a staccarsi da Sigei è un altro William, Kiptum. Ma è l’ultimo mille che impressiona: il keniano, classe 1969, opera un forcing in 2’33”07, e con l’ultimo giro attorno ai 57 secondi piomba sul traguardo, nell’entusiasmo generale, in 26’52”23. Dietro, per la cronaca, finiscono nell’ordine, William Kiptum (Kenya), 27’17”20 e il messicano Armando Quintanilla, 27’18”59. Qualche anno dopo Sigei vincerà un’altra gara, questa volta più difficile, con la malaria. Guarirà e tornerà a correre forte. Bravo, William.


Roma, 22 luglio 1987. Gli spettatori del Golden Gala ancora non sanno che stanno per assistere a un'impresa storica. Said Aouita, campione olimpico in carica dei 5000 m (a Los Angeles), derentore del record mondiale sui 1500 , vuole stabilire un'altro record, quello dei dodici giri e mezzo. il "Rais" di Kenitra vuole anche essere il primo a scendere sotto il limite dei tredici minuti, cosa sfiorata a Oslo due anni prima, con 13'00"40. Con la maglia gialla della Lariod Bojano, aiutato nei primi giri da Feti Baccouche, Aouita parte forte al primo mille: 2'35"35. Lo segue l'americano Sydney Maree. Tre uomini nell'afa appiccicosa di fine luglio. Ai 2000 c'è un piccolo rallentamento (5'13"03), ma è solo un attimo. Baccouche finisce il compito di lepre, ora c'è solo Said, che alza il ritmo con un passaggio prodigioso di 7'46"37 ai 3000. Lì si decide la gara. Lì Said accumula quattro secondi di vantagg, ad esempio, rispetto all'Europeo di Moorcroft, quello che fece gridare al miracolo di un tempo under 13'00"00). Con un ultimo mille che fa sventolare le bandiere del marocco di tanti connazionali, in curva all'Olimpico, che vedono in lui un riscatto, con gli ultimi due giri e mezzo in 2'32"34, Aouita chiude in 12'58"39, primo mezzofondista a infrangere la barriera fatidica dei tredici minuti!
