Anna Bardelli, una delle top runner dello scenario ligure, domenica 4 febbraio correrà la Mezza Maratona delle due perle. In realtà si tratta di una corsa che unisce due specchi acquei mitici come il Tigullio e il Tamigi, visto l'obiettivo che si propone Anna:"Correrò la Due Perle come test per la Maratona di Londra. Quindi per me la gara organizzata da Nicola Fenelli ha un fine ben preciso". L'anno scorso la Bardelli giunse a sfiorare un crono under 3 ore, vanto di chissà quante runner. Quindi, nel 2024 una mission ben precisa:"E' difficile trovare in Liguria percorsi che si adattino a test del genere, quindi va molto bene il circuito fra Santa e Portofino. Cercherò di impostare un ritmo da 4'00" al chilometro con l'aiuto di mio marito Michel.Oltretutto conosciamo molto bene il circuito, ci alleniamo lì e quindi lo troviamo adatto a una verifica importante ."Chissà quanti chilometri sta percorrendo Anna, cresciuta nella Trionfo Ligure come pistaiola, e poi approdata alla Podistica Peralto. Circa sei mesi da la Bardelli è riuscita a aggiudicarsi il primo posto della mitica Traversata della Valbisagno:"Domenica 4 febbraio non mancherà la concorrenza. Però mi devo concentrare sul ritmo da sostenere nella maratona. In gara tre etiopi, poi la mitica Valeria Straneo. Ma Anna sa come correre.
Stefano Mei, attuale presidente della Fidal nazionale, spezzino di nascita, è stato campione europeo dei diecimila nel 1986. "So che esistono in Italia più di duemila presidenti di società di atletica in Italia- dice- e che spesso si sono sentiti abbandonati dalla federazione. Sto facendo, nei limiti del possibile, un lavoro sul territorio.Ci sono situazioni poco belle: addirittura in certe zone scrivono con il gesso le corsie su strada. Questo è inammissibile". Carenze di impianti, l'alternativa, a volte è la corsa su strada:"L'opera di chi organizza manifestazioni su strada in Liguria è altamente meritoria, perchè abbiamo un territorio difficile, aspro , dove realizzare percorsi è sempre un'impresa. E' grande la mia gratitudine nei confronti delle società podistiche". Stefano Mei è stato recordman italiano nel mezzofondo con rare digressioni su strada:"Ai miei tempi correvo Vivicittà, ma noi pistaioli avevamo un approccio più soft. C'era più leggerezza. Ora le manifestazioni sono meglio organizzate, in tutti i sensi". La Mezza delle due perle ha ripreso l'iter dopo i problemi del Covid:"Io guardo al Covid in due modi diversi .Intanto , paradossalmente, si è più avvicinata gente alla corsa, perchè era una delle poche attività motorie consentite. Certo, la pandemia ha nuociuto di più alle corse in senso stretto". Un apprezzamento finale :"Santa Margherita Ligure e Portofino sono uno scenario favoloso. Auguri davvero a Nicola Fenelli e agli organizzatori".
I sogni dei giovani, le ambizioni dei tecnici, la precisione dei giudici..Stasera, alle 19 di venerdì 26 gennaio, si tiene la Premiazione della Fidal ligure. Si tratta di un passo di cambio importante della federazione presieduta da Carlo Rosiello, che vuole gratificare l'importante lavoro svolto da queste tre componenti dell'atletica, regina degli sport. Presso il palazzo delle Federazioni di Genova interverrà Stefano Mei, presidente della Fidal nazionale, campione europeo dei diecimila a Stoccarda 1986. Altra novità otto borse di studio per gli atleti che abbiano vinto titoli italiani e siano stati convocati in nazionale: si tratta di Riccardo Berrino (Cus Genova), di Davide Costa (Cu), di Chiara Smeraldo (Cus), di Oliver Mulas (Maurina), di Fikadu Santelia (Trionfo Ligure), Emma Cavallari (Trionfo), Elena Irbetti (Duferco Spezia), e Tommaso Mondello (Cus). Citazioni di merito per le maglie azzurre di Ilaria Accame (Arcobaleno), Aurora Bado (Free Zone ), Matteo Guelfo (Fiamme Gialle), di Matteo Oliveri (Virtus Lucca), e per le presenze ai Mondiali di Ludovica Cavalli (Aeronautica) e Davide Re (Fiamme Gialle). Importante momento di coesione...
Domenica 28 gennaio Garlenda, località nell'entroterra di Albenga, torna a ospitare i campionati liguri individuali e societari master di corsa campestre. Un terreno veloce, con qualche asperità, che dovrebbe favorire la tecnicità delle prove. In campo maschile ancora una volta la Cambiaso Risso parte favorita: i nerobianchi di Mario Codella possono contare su un mezzofondista mitico come Valerio Brignone, su Alessandro Arnaudo, Mauro Biglione , e il maratoneta Carlo Cangiano. Sembrano leggermente indietro Delta Spedizioni (Andrea Giorgianni ), Marathon Imperia (con Corrado Bado), Atletica Ceriale e altri. Pronostico un pò più aperto in campo femminile, dove le campionesse uscenti del Delta si confrontano con la Cambiaso Risso. Paola Noli, Federica Bargetto , Giovanna Mazzucco da una parte, Emanuela Massa, Laura Scarafone e Silvia Bolognesi dall'altra. Da vedere, a titolo individuale, Chiara Poli (Cus) e Laila Hero (Arcobaleno). La mattinata prevede anche gare p0er assoluti.
"Sono una runner più che modesta e fatico molto negli allenamenti ed in gara. Tuttavia, la corsa per me ha un significato speciale soprattutto dopo che mi sono ammalata di cancro al seno, nel 2017. E’ stato speciale riuscire a correre anche durante la chemioterapia, quando il fisico me lo permetteva. E’ stata speciale la maglietta che il gruppo Facebook di runner "Anche oggi si corre domani" mi ha regalato , correndo, per me, gli stessi km del Giro d’Italia. Ho conosciuto personalmente le ragazze di Brescia del gruppo nell’estate del 2018, nell’unica gara che ho fatto durante la chemio. Hanno viaggiato di notte per farmi la sorpresa e partecipare alla gara di Corso Italia, all’alba. Lo stesso gruppo, l’anno successivo, ha partecipato in massa alla mezza maratona di Genova, con me. E’ stata speciale la maratona di Sydney, il 16 settembre 2019: quel giorno lì, un anno prima, avevo fatto l’ultima chemioterapia. Ed è stata speciale anche la maratona di New York del 2023, perché sono passati 5 anni ed è già un traguardo. La mia migliore amica, che non ha mai corso, per festeggiare con me, la maratona di New York l’ha camminata tutta, prendendo comunque la medaglia. La corsa continua a regalarmi emozioni e mi ha insegnato a non mollare mai, ad affrontare la vita come se fossi al 35 esimo km: quando il tuo fisico sta per cedere, quando non sei preparata a certe notizie (non si è mai preparati a certe notizie) e anche quando ti senti invincibile e poi cadi giù a capofitto. “Impossible is nothing”, era scritto su un cartellone lungo la discesa del Queensboro Bridge, maratona di New York del 2008, la mia prima. Penso che sia vero: con la testa e con il cuore, e anche un po’ di fortuna, possiamo essere tutti finisher".Sara sarà al via della Portofino rn di sabato 3 febbraio.
Nicola Fenelli, manager della Due Perle, fin da tempi non sospetti è tifoso del Cagliari e è rimasto colpito dalla morte di Gigi Riva:"Le donne possono andare e venire-dice-l'amore per la squadra di calcio no". Dichiarazione quasi da latin lover che non gli era mai scappata....stiamo scherzando. "Non sono sardo, l'amore per il Cagliari si è sviluppato in me quando la squadra isolana vinse il primo scudetto. Sembrava il simbolo di una provinciale che sconfiggeva squadre come Inter, Juve, Milan. Ti restava nel cuore". Nicola ha avuto la possibilità di ammirare Rombo di tuono in un'altra versione:"Quando gli azzurri giocavano a Genova, venivano in ritiro a Santa Margherita Ligure. Così ebbi la fortuna di vedere da vicino Gigi. Impressionante come forza atletica e potenza. Dava l'impressione di essere introverso, quasi scontroso, ma era affettuoso nei confronti dei bambini tifosi. Così diverso da Gianni Rivera". Abbiamo ammirato il campione del Cagliari in tanti goal , espressioni di acrobazie:"Ricordo un suo goal in rovesciata.Fenomenale. Ripeto, non era solo un attaccante, ma partecipava anche alle azioni di contrasto. Proprio in una di queste si ruppe una gamba". Combattente indomito, ma non solo:" Un atleta fortissimo, ma con dei valori. Rifiutò ingaggi miliardari per continuare a giocare per il Cagliari. Una bandiera, anche il simbolo della Sardegna. Lo considero più sardo dei sardi". Dal calcio alla mezza maratona del prossimo 4 febbraio:"Sarebbe bello un gemellaggio con la Sardegna, molto legata alla Liguria. Ho una maglia del Cagliari: se qualcuno volesse indossarla durante la corsa, gliela regalo volentieri..." Nel ricordo struggente di Rombo di tuono.