Hiroshima è una città giapponese che non suscita bei ricordi...una memoria sportiva, però, le assumere un significato diverso. Si disputa quel giorno la Coppa del Mondo di maratona, con al via tutti i top runner del momento. Takayuki Nakayama vorrebbe regalare al paese una vittoria prestigiosa, ma sulla sua strada trova Ahmed Salah di Gibuti, ex Somalia francese.I due passano appaiati a metà in 1h04'02", poi , da consumato primattore, Ahmed prende la testa nel finale e vince in 2h08'09". Secondo Nakayama (2h08'15"), terzo un altro gibutiano , Djama Robleh, 2h08'26". Seguono Michael Heilmann (Germania Est), 2h09'03", e Abebe Mekonnen (Etiopia) 2h09'05". Sesto è Orlando Pizzolato, che fa una sapiente rimonta nel finale e, con 2h10'23", realizza il nuovo record italiano. Finalmente un italiano sotto 2h11'00"!Massimo M
agnani, è nono in 2h11'02".
Otto aprile 2012. Si festeggia la Pasqua in Italia, ma in Corea del Sud si corre. E a Daegu c'è un mezzofondista marocchino, tesserato per il Cus Genova, in prima fila. E' Ennai El Idrissi Abdelaziz, classe 1986, che ha conosciuto il momento magico nel novembre precedente, con l'affermazione in 2h08'13" a Torino. Un grande talento, ma come tutti i talenti anche difficile da inquadrare in schemi e regole troppo rigide. Quel giorno Aziz segue la scia dei keniani di turno, forse perde qualcosa nel finale ma comunque è capace di chiudere al quarto posto in 2h08'49" che sarà il quarto tempo in carriera.A vincere ci pensa David Kiyang in 2h07'57". Da tempo non se ne sente parlare a livello sportivo, ma indubbiamente Aziz è rimasto nel cuore e nella mente di molti....