Completiamo i risultati della riunione di Fukagawa (Giappone) con due prestazioni interessanti. Il keniano Bernard Kimeli, più noto come specialista della mezza maratina (record di 59'47") ha vinto i 5000 m in 13'16"61. Prima fra le donne Rosemarie Wanjiru in 15'03"49, tempo che la proietta nella top list mondiale dell'anno. Il tutto l'otto luglio scorso.
Il Golden Gala già dal 1987 iniziò a regalare primati e record (nel 1987 Said Aouita fu il primo a scendere sotto i tredici minuti nei 5000 m) e anche l'edizione di circa 14 anni fa (14 luglio 2006) non scherza. Jeremy Wariner vince i 400 m in 43"62 diventando il quarto uomo di tutti i tempi. I 5000 uomini non vedono il mondiale, ma offrono dieci mezzofondisti sotto i tredici minuti: vince l'etiope Kenenisa Bekele in 12'51"44 precedendo, dopo la solita, muscolare volata, il qatariano Shaheen, al recor asiatico con 12'51"98. Il fratello di Bekele, Tariku, con 12'53"81 realizza il mondiale junior, l'altro etiope Abraham Feleke il mondiale allievi con 12'54"19. Il decimo, lo junior Augustin Choge , chiude in 12'59"70. Nell'alto donne ritorna alla vittoria la croata Blanka Vlasic con 2.00, stessa misura ma minor numero di errori della belga Thia Hellebaut. Fantastico!
Domenica 12 luglio si è svolto a Cecina (Livorno) un Test Allenamento Certificato che ha visto in luce la 23enne Alessia Niotta (Atletica Brescia), capace di 24"70 sui 200 (0.0). Da notare anche 2.05 nell'alto di Stefano Borea Moreta (Atletica Livorno).
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG24084/Index.htm
Peccato davvero per Eolo impazzito, che ha soffiato forte sulla pista valdostana, perché l’azzurrina Chiara Melon (Atletica Brescia) domenica 12 luglio nel Tac di Donnas ha chiuso i 100 in 11”54 , ma con una folata alle spalle di 2.3 metri al secondo che ha annullato la pregevole prestazione. Regolare, invece, il crono, nella gara maschile, dello junior Joseph Twumasi (Studentesca Rieti), primo in 10”69 (+1.5). Lo stesso sprinter ha vinto i 200 in 21”66 (+1.3) davanti a Bryan Lopez (Alperia), 21”78.
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG24039/Index.htm
Domenica 12 luglio ritorno alla corsa in montagna in Svizzera, esattamente nell'interno di Montreux, dove il favorito Remi Bonnet si è imposto sui 7,4 chilometri con 1200 metri di dislivello della Rougemont-Videmanette. Bonnet ha vinto in 46'51" davanti all'altro svizzero Mathias Kyburz, 47'41". Primo italiano , nono assoluto, il lombardo Emanuele Manzi, più volte azzurro, con 51'43". Emanuele è stato anche secondo della categoria M40. In campo femminile dominio della svizzera (e già campionessa europea) Maude Mathys in 53'13". Quarta Valentina Belotti (Valtellina), 57'58", che è sempre una sicurezza.
Domenica 12 luglio nel Meeting Atletuca 2000 di Codroipo (Ud) in evidenza Irene Vian (Atletica Riviera del Brenta), che ha vinto gli 800 donne con 2'07"09 davanti alla mezzofondista di origini etiopi Sintayehu Vissa , 2'17"26. Si tratta della seconda prestazione italiana dell'anno. Da notare anche il primo posto nel lungo (5.70) della junior Anna Costella (Atletica Brugnera) e 52.67 nel martello di Isabella Martinis (promessa dell'Atletica Malignani)
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG23969/Index.htm
Qualcuno dice che le gare più belle dell'atletica da Olimpiade siano la Maratona e i 1500 metri. Bene, un algerino all'apparenza gracile verso la fine degli anni novanta fu il "padron"" il rais della distanza: Noureddine Morceli. Il 12 luglio 1995, in occasione del famoso meeting "Nikaia" di Nizza (Francia), "Nour" suscitò l'entusiasmo del pubblico e nei numerosi africani presenti sugli spalti.Ciliegina sulla torta di un primato incredibile: 45 vittorie fra 1500 m e miglia fra 1992 e 1996, Morceli corre i 1500 sulla pista nizzarda in 3'27"37. Demolito il 3'28"86 con il quale egli stesso aveva trionfato a Rieti nel 1992. Si sa, i record sono destinati a essere battuti. Morceli ebbe l'acuto all'Olimpiade di Atlanta'96: oro davanti a un El Guerrouj caduto rovinosamente. Fu capace di stabilie anche i mondiali di miglio e 3000 m.
129 sorrisi,129 ragazzi e ragazze che tornano a percorrere una loro passione, la Corsa. E lo fanno nell’ottava edizione della Up&Down, con partenza e arrivo da Piazza San Nicolò a Pietra ligure, lungo un percorso di saliscendi, ma veloce e che attraversa tutta la cittadina rivierasca in quasi 5 km tutti di un fiato. L’impianto della corsa segue le normative vigenti in tema di Covid-19: distanziamenti, mascherine pre e dopo, si è cercato di curare tutto nei minimi dettagli, nonostante raffiche di vento fortissime che impediscono il
Montaggiodell’arco di partenza.Alla fine vince Ghebrehanna Savio del Team Casa della salute 42195 su Aragno Andrea, Carlo Cangiano, Alessandro Arnaudo e Alessio Trincheri
Tra le donne si impone la giovane Aurora Bado si Elisa Rullo, Laura Scarafone, Sara Meloni e Vadone Sara.
Nelle categorie tra le donne si impongono Magnaldi, Ancuta,Giacometti, Ferrabone, mentre tra i ragazzi vittorie per Bado, Rubagotti, Naronte e Bocchio.
Ripartenza in sicurezza si può, utilizzare tutti gli accorgimenti si può, il buonsenso si può.
Chiaramente bisogna metterlo in atto, con tutti
gli accorgimenti richiesti.
Prossimo appuntamento con la Sunset Run e Walk sul Molo di Pietra Ligure
Venerdì 10 luglio discreti responsi cronometrici in un test gara sulla pista di Rabat (Marocco). Abdellatif Sadiki ha fatto segnare 3'36"1 sui 1500 precedendo in volata, incerta fino all'ultimo metro, il bronzo ai Mondiali di Doha sulle siepi Soufiane El Bakkali, 3'36"4. Indubbiamente una prova molto significativa.
Non è ancora al massimo della forma il tedesco Mateusz Przybylko, che domenica 12 luglio è stato secondo con 2.22 nell'alto nel "Giorno dei salti" di Essen. Mateusz ha iniziato a palesare problemi già a quote inferiori, ha valicato 2.22 e poi ha fallito per tre volte 2.25. Così il primo posto è andato al consocio del Bayer Leverkusen Douwe Amels, 2.22 con minor numero di falli. Nel triplo donne affermazione di Neele Eckhardt con 13.73 (+0.6). Nel lungo ha vinto Oliver Koletzko con 7.42 (0.09: nell'analoga gara femminile 6.57 di Merle Homeier (+0.6)