Intervista a Carlo Rosiello
Domenica 7 febbraio Carlo Rosiello, 53 anni, è stato eletto presidente della Fidal Liguria. L’assemblea delle società regionali si è espressa a suo favore con 1562 voti. Rosiello, campano di origine, vanta in Liguria 22 anni di attività come mezzofondista e runner stradaiolo. Sommando gli anni di sport in Campania, Carlo corre da 38 anni. I capisaldi della sua attività saranno le società, la progettazione, la comunicazione e la collaborazione.
Le società. “Cercherò di stabilire un dialogo diretto con le società. Questo perché vorrei che i progetti societari fossero condivisibili da tutti, in primo luogo. Ossia: un progetto, un obiettivo, deve riguardare tutte le società, non solo un ambito ristretto. Inoltre le società civili fanno da anni un discorso importante, di base, spesso non riconosciuto. Ecco allora l’importanza del dialogo”.
Progettazione. “Occorre progettare con un certo tempo i calendari, dialogando con dirigenti e tecnici. I tecnici sono fondamentali perché trait d’union con gli atleti, che in ultima analisi fanno lo sport direttamente e ne sono espressione tangibile, in carne e ossa. Quest’anno ovviamente faremo i conti con una situazione ancora difficile quale la Pandemia, ma proprio per questo occorre progettare per tempo. Abbiamo dimostrato di sapere organizzare, qualche anno fa, i campionati italiani master su strada. Ma non voglio guardare indietro al passato, vado avanti “
Comunicazione. “Dobbiamo attivare tutti i canali di comunicazione, nessuno escluso, dai cartacei ai social, a twitter. E rivolti a tutti, in tutte le componenti.Vorrei sottolineare che io intendo la comunicazione come semplice, diretta, che usi molti mass media. Solo così possiamo rendere l’atletica ancora più bella”
Collaborazione.” Mi sembra di avere un consiglio equilibrato in tutte le sue parti, e che rispecchi davvero lo spirito societario. Non voglio essere un presidente che fa e stabilisce cose da solo. Assolutamente. Voglio portare avanti dei progetti con l’aiuto di tutti “
Infine, due aspetti da non trascurare.
I giudici gara. “Fanno un’attività stressante. Da loro, molto spesso, dipende il buon esito delle competizioni. E’ un’attività che va qualificata, perché ci sono delle eccellenze, e riconosciuta. Prevedo qualcosa di motivante”
Il settore strada. “E’ quello più penalizzato dalla Pandemia e dalle norme restrittive. In Liguria si organizzano manifestazioni di assoluto valore. E’ un settore da portare avanti con molta cura e attenzione. Vorrei precisare che io sono stato pistaiolo. Questo per dire che al centro della mia attenzione c’è l’atletica in toto”.
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