Un raggio di sole in una giornata difficile: è il tempo di 2h22'04" con il quale la keniana Diana Chemtai Kipyegei ha vinto la 42esima Maratona di Istabul, con visioni da sogno sul Bosforo e Mar Nero. Piu' normale l'ordine d'arrivo maschile, caratterizzato dal primo posto del keniano Bernard Sang in 2h11'49" davanti al connazionale Felix Kimutai , 2h12'00", e all'etiope Hailu Bekele, 2h12'23".
SIMONE REGAZZONI- FILOSOFIA E CORSA POP
“Le mie considerazioni partono dai filosofi greci, dai classici come Platone. Le opere principali del grande greco partivano dalla palestra. Fu il primo a parlare di “postura ideale”, a precorrere i tempi”. Parla in modo febbrile, è un fiume di parole Simone Regazzoni, filosofo 40enne allievo del franco algerino Jacques Derrida, attualmente docente all’Irpa di Milano sotto la guida di Massimo Recalcati. Fa venire in mente, con il modo appassionato, le lezioni di Michel Foucault: “Platone è conosciuto come un precursore dell’Idealismo, del corpo come prigione dell’anima.Molta della filosofia parte da questo assunto. In realtà nel dialogo “Timeo” è lo stesso Platone a affermare come l’anima si possa perdere, senza il contributo del corpo. In altri Dialoghi Platone parla con allievi che ne vengono da una seduta di corsa. Il nome Platone deriva da “ampie spalle”, e sottolinea come si raccomandasse di fare esercizio fisico. Lui era specializzato soprattutto nella lotta. Ne “La Repubblica” e “Le Leggi” è lo stesso Platone a parlare di dieta, nel senso di regime alimentare e stile di vita. Parlerei di Filoponia”. Gli chiediamo di approfondire l’argomento: “La Filoponia è l’amore dell’esercizio fisico. Chi ha sperimentato fisicamente la paura, la fatica, la stanchezza, è in grado di affrontare la realtà, e quindi di essere un bravo cittadino. In molte opere di Platone c’è molta fisicità, a dispetto di concetti come “amore platonico”. Quando Platone, ad esempio, descrive la morte di Socrate, descrive l’irrigidimento dei piedi, degli arti. Quindi parte dalle nostre appendici, dalle parti più legate al contatto fisico con la terra”. Un tema ripreso sorprendentemente, secoli dopo, da Friedrich Nietzsche, grande studioso dei filosofi greci e della Tragedia: “Nei suoi scritti Nietzsche parla dello stato di beatitudine dopo sei ore di camminata; egli stesso consiglia passeggiate. Restando in ambito germanico, Richard Wagner si sentiva ispirato dopo scalate in montagna. Provava un senso di ascesi”. Regazzoni ha studiato David Thoreau, l’autore di “Camminare”: “Qui il sentimento preponderante è quello del contatto con una natura selvaggia, incontaminata, la cosiddetta “wilderness”. Lui si costruisce una casetta in una località sperduta sui monti, e adotta uno stile filosofico lontano dagli “studiosi da tavolino". Ed è forse questo il concetto di filosofia “pop”. “Nelle mie lezioni di Filosofia a Torino portavo gli studenti a a passeggiare nei parchi. I filosofi peripatetici (antica Grecia-ndr) asserivano come, al termine di passeggiate, si sviluppassero pensieri elevati”. Regazzoni corre da qualche anno: “Corro non più di dodici chilometri. Lo faccio per una questione cardio, per il benessere fisico. Sarà forse banale nel dire che, dopo una corsa sull’Acquedotto Storico (periferia nord in Valbisagno a Genova-ndr), provo una sensazione di benessere unica”. Fondamentale è stata la frequentazione di Regazzoni a Parigi con Jacques Derrida, autore di testi fondamentali come “Spettri di Marx”. “Ne “La carte postale” Derrida a un certo punto della corrispondenza amorosa con la fidanzata dice: “…Non ce la faccio più, vado a correre”. Siamo nel 1977, agli inizi del boom della corsa: Jacques aveva giocato a calcio in una squadra di Algeri. A Laguna Beach, negli Stati Uniti, andava a fare lezioni in skate board. E correva.E’ stato il fondatore della “decostruzione” filosofica. Il modo pop di fare filosofia è partito da Umberto Eco, che ho conosciuto, da Gramsci, da pensatori che si sono accostati senza arroganze alla cultura di massa. L’azione della filosofia è carnale”. E la corsa è fatta di ossa, carne, corpo…….
SIMONE REGAZZONI. E’ nato a Genova nel 1975. Dopo la Laurea in Filosofia, ha studiato a Parigi sotto la guida di Jacques Derrida (Algeri 15.07.40- Parigi 09.10.04), filosofo, scrittore e epistemologo, noto per la teoria della “Decostruzione” del pensiero. Ha insegnato presso l’Università Cattolica di Milano. Attualmente è incaricato di un corso presso l’Irpa di Milano con Massimo Recalcati. Fra i suoi libri “La Filosofia di Harry Potter”, Ponte alle Grazie, 2017 e “Jacques Derrida, il desiderio della scrittura”, Feltrinelli, 2018. La sua ultima fatica, “La palestra di Platone- la filosofia come allenamento”, è uscita negli ultimi giorni di settembre’20 per i tipi di Ponte alle Grazie.
Danilo Mazzone
""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""New York, 5 novembre 1989. Esattamente 31 anni fa....il tanzaniano Juma Ikangaa, vero stakanovista delle corse su strada, questa volta si prende la scena e il primo posto della Maratona della Grande Mela. Mezzofondista che scalpitava già dalla linea di partenza, si mette subito in testa al gruppo dei favoriti e preme sull'acceleratore già dal primo chilometro. C'è anche Belayneh Dinsamo, il primatista mondiale, l'uomo da 2h06'50" che aveva stupito il mondo a Rotterdam lo scorso aprile, a scandire il ritmo, ma non è giornata. Gelindo Bordin, campione olimpico in carica, si accoda. L'azione di Ikangaa è travolgente: a metà gara passa in 1h03'44", ed è solo. Dietro, cedono tutti, eccetto una coppia formata dall'americano Ken Martin e da Bordin. Tutti gli altri (ivi compreso il formidabile inglese Steve Jones) accusano distacchi pesanti. Juma cede un pò nella seconda parte, ma vince in 2h08'01", nuovo record della corsa, a un nulla da un crono under 2h08'00" che avrebbe davvero fatto gridare al miracolo. Ed è grande anche Gelindo, che è terzo in 2h09'40", superato di soli due secondi da Martin. Un'altra grande prova.
Domani, 5 novembre 2020, Eliud Kipchoge compirà 36 anni, essendo nato il 5 del 1984 a Kapsisiywa (Kenya). Il primo uomo riuscito a correre la maratona in meno di due ore anche se in condizioni particolari, (il 10 ottobre 2018 a Vienna, 1h59'41"), in realtà si fece le ossa in tantissime competizioni su pista, riuscendo a vincere il titolo mondiale dei 5000 nel 2003 a soli 19 anni. Le imprese più grandi sono state la migliore prestazione mondiale in maratona con 2h01'39" , il primo posto all'Olimpiade di Rio de Janeiro 2016 con 2h08'44", i successi a Londra (quattro: 2015, 2016, 2018, 2019), Berlino (2015, 2017, 2018), Rotterdam e Chicago. Undici volte sotto 2h05'00" in carriera....Auguri, Eliud!
Qualcuno fa notare che, con record personali come 30'13"17 sui 10000 m e 14'42"64 sui 5000 , ci si pote va aspettare qualcosa di più, ma Molly Huddle, domenica 1 novembre, ne veniva da un periodo di infortuni, accentuato dal rallentamento nel training a causa della Pandemia. Comunque, la forte runner 36enne , oltre a stabilire la migliore prestazione americana dell'ora in pista con 17.930 metri, ha anche realizzato, di passaggio, i record su 15 km su pista (50'07"82), e dieci miglia (53'502). E scusate se è poco, con l'aggravante di pioggia durante tutta la gara .....
Oggi, lunedì 2 novembre 2020, Said Aouita compie 61 anni. Se volge lo sguardo indietro, può essere contento nell'avere interpretato alla perfezione il ruolo dell'innovatore del mezzofondo. Qualche dato statistico? Campione olimpico dei 5000 m nel 1984, campione mondiale a Roma sulla stessa distanza nel 1987. Primo uomo a scendere sotto il limite cronometrico dei 13 minuti sui 5000 già nel lontano 1987, in una torrida sera di luglio al Golden Gala: 12'58"39. Imbattuto sui 5000 per dieci anni consecutivi; capace di stabilire record mondiali su 1500, miglio, 3000, due miglia e 5000. Capace di spaziare da 1'43"86 sugli 800 a 3'29"46 sui 1500 a 7'29"45 sui 3000 a 27'26"11 sui 10000 m. E' considerato uno dei più grandi nella storia del mezzofondo...
Nonostante il successo dell'americano Jim Welsley domenica 1 novembre negli ultimi, durissimi 34 chilometri con ascesa a quota 1500 metri, il polacco Bart Przedwojewski (Salomon) è riuscito a vincere la Golden Trail Championship, quattro tappe di trail nelle Isole Azzorre (Portogallo). Primo italiano (settimo) l'azzurro Francesco Puppi. Classifica finale-Uomini: 1° Bart Przedwojewski (Polonia) 9h10'10"; 2° Jim Welsey (Usa) 9h17'18"; 7° Francesco Puppi 9h44'07"; 15° Riccardo Borgialli 10h06'07"; 16° Willaim Boffelli 10h07'35"; 19° Luca Del Pero 10h18'39". Donne: 1° Maude Mathys (Svizzera) 10h47'41"; 34° Federica Zuccollo 14h40'07".
Certo, forse era lecito aspettarsi qualcosa di più dall'americana Molly Huddle (30'16" sui 10000 m), ma domenica 1 novemnbre pioveva e faceva molto freddo a Almherst nel Massachusetts, sulla costa atlantica. Così va apprezzato il nuovo record nazionale dell'ora di corsa: 17.930 metri, in pratica un'ora corsa in assoluta solitudine a 3'21" al chilometro di media...Lei ha festeggiato Halloween in prima corsia, sul tartan bagnato.
Nell'arcipelago delle Azzorre, sugli aspri rilievi vulcanici di un avamposto di terra conosciuto dai grandi navigatori, domenica 1 novembre si è conclusa la terza tappa del circuito Golden Trail Championship, organizzato dalla Salomon, manifestazione internazionale di trail e ultratrail. Oggi Francesco Puppi (Nike) è giunto quinto e attualmente si trova in settima posizione complessiva; seguono William Boffelli, 18° e Riccardo Borgialli, 16°. In campo femminile è 16° Maria Dimitra Theocaris (Salomon). Leader della classifica il polacco Bart Przedwojewsky e la svizzera Mathys Maude.
L'Ekiden, gara a staffetta su strada, è di grande tradizione in Giappone. E così è stato anche domenica 1 novembre sull'inconsueta distanza di 106,8 chilometri. Otto frazionisti universitari su distanze varie a Nagoya : alla fine ha prevalso l'Università di Komazawa in un tempo eccezionale: 5h11'08" dopo una lotta incredibile con la Tokai University (5h11'31"). Terza Meij University (5h12'24"). Da notare, sulle varie distanze, 27'04" sui 9,5 chilometri di Riyui Miura (record della frazione).