Se, a distanza d'anno, l'onorevole Giulio Andreotti dice che "L'Italia non farà la fine di Dorando Pietri", significa che la gara del 24 luglio 1908 è entrata nell'inconscio collettivo nazionale.Perchè quella di Londra 1908 non potrà mai essere la cronaca levigata, tecnica, di una corsa su strada. E' Morte, Resurrezione, Leggenda. Dopo il reclamo del "cattivo" americano Johnny Hayes, che da secondo diventa primo, Pietri diventa il perdente più famoso della Storia. A Carpi si fa una grande festa post olimpiade per celebrare lui e il ginnasta Braglia. Viene ingaggiato in molte gare . Su di lui, sul "temerario dal cuore pazzo" sorgono leggende e miti. Narrano che si allenasse lungo le mura di Carpi e che il fratello Ulpiano, per tirargli su l'umore, suonasse una melodìa con l'armonica. Figlio di una cultura contadina, poi catapultato nel mondo dei manager e degli organizzatori delle gare di mezzo mondo.Per una strana coincidenza, quasi in una sorta di nemesi sportiva, ottant'anni dopo, a Seul, Gelindo Bordin vince la medaglia olimpica di maratona. Anche in quell'occasione in molti piangono per la commozione....
L'ultima gara, er Ludovica Cavalli, era stata la Cinque Mulini di fine gennaio 2020. Poi, il lockdown, la sosta forzata per la Pandemia. Se ci aggiungiamo cambio di città (da Genova a Modena), di società sportiva (dalla Trionfo Ligure alla milanese Bracco Atletica), di allenatore (da Sergio Lo Presti a Libertao Pellecchia) si capisce che per "Ludo" si è trattato di un periodo complicato. Fino a ieri, sabato 25 luglio, quando la genovese ha vinto i 1500 del Trofeo Bracco al 25 Aprile di Milano nel record personale di 4'19"72. "E chi se lo sarebbe aspettato? Avevamo concordato, io e Martina Merlo-dice- di impostare un ritmo da 4'22"-4'23". Del resto, ne venivamo da un grande periodo di allenamenti in quota, al Sestrière. La gara, la prima dopo mesi, era un'incognita". Invece: "Invece tutto è filato liscio.E pensare che molti, dopo un raduno in altura, patiscono fatica e altro. Invece , a circa 200 metri dal finale, ho trovato la forza per partire in volata e vincere. E pensare che siamo andati e venuti dal Sestrière a Milano e ritorno...". La Cavalli è tornata ai 2000 metri di quota della pista più alta in Europa: "Ci stoiamo allenando bene. Quanità? Si, ma non in maniera esagerata. Abbiamo fatto anche dei lavori qualitativi. Poi facciamo gruppo, organizziamo gite. Si sta bene". Le chiediamo di come ha vissuto il periodo di lockdown: "L'unico lato positivo è che sono tornata a Genova per qualche mese. Non stavo con i miei da un pò di tempo( si era trasferita a Modena per motivi di studi universitari-ndr) e la Pandemia, in questo senso, è stata positiva. Ma non me la sono sentita di correre, anche per tutta la tensione che si respirava. Ho fatto molta attività in casa. Certo, al rientro è stata dura...". E adesso, quali obiettivi? C'è qualche gara alle porte? "Il mio allenatore mi informa all'ultimo momento. Forse è meglio così...navigare a vista. Comunque adesso sono molto concentrata sull'allenamento. Allungamento delle gare? Non ho ancora compiuto 20 anni, per ora vorrei fare bene i tremila siepi. Sono la mia gara". Forza Ludo!
