B come Boston. B come Bordin Gelindo, campione olimpico 1988 a Seoul in carica. Quando sei campione olimpico di maratona, cambiano parecchie cose. Sei il favorito. E "Gelo" lo era anche in quella mattinata tersa, serena, con partenza dalla pineta di Hopkington verso il centro della capitale del Massachusetts . Il keniano Kipkemboi Kimeli giocò subito la carta dell'attacco nella prima discesa, una mossa troppo intraprendente, spavalda. Fu cronometrato, secondo una leggenda metropolitana, in 13'55" ai primi cinque chilometri! Gelindo lasciò fare, lasciò fare anche il tanzaniano Juma Ikangaa, l'uomo delle mille maratone, indistruttibile animatore di chissà quante competizioni. Ikangaa passò attorno all'ora e due minuti a metà, ancora un passaggio da record del percorso. Lì iniziò il recupero di Gelindo, ancora una volta perfetto nel leggere la tattica di gara. Al trentesimo chilometri, sulla Heartbreak Hill, il campione veneto affianca Ikangaa, stremato dalla partenza troppo rapida, Un'accelerazione, poi Bordin se ne va, e in discesa vola verso il centro della città, vincendo in 2h08'19", nuovo record italiano. Una gara davvero indimenticabile...
Contrariamente alla starting list di qualche settimana fa, l'etiope e fuoriclasse Kenenisa Bekele non prenderà parte all'ultracentenaria Maratona di Boston in programma lunedì 18 aprile. Il manager e allenatore Jos Hermens ha dichiarato che il quasi quarantenne Kenenisa, secondo uomo di tutti i tempi sulla distanza con 2h01'41", si è infortunato in allenamento. L'infortunio non gli consente di partire in buone condizioni. Probabilmente Bekele prenderà parte a New York. Tutto rinviato, quindi...Non è la prima volta.
Ritirna il piacevole frastuono aprilesco di musica e voci degli speaker in una domenica primaverile, dalla giornata tersa, con un venticello che, sulla Sopraelevata, sarà un pò di impiccio ai concorrenti....Ecco di nuovo la Mezza di Genova, ecco la creatura di Mauro Semonella e della Podistica Peralto a far parlare di sè e a far correre la Genova monumentale, la Genova del Centro Storico, la Genova dell'affaccio sul mare, ora sfiorata ora attraversata dal percorso che prende il via dal Porto Antico. E' Marco Bucci, primo c8ittadino, a dare il via visibilmente emozionato, è subito Martin Musyoka, keniano dell'austriaca Run2gether, in canoiietra a righe neroarancione, a prendere la testa della gara. Già al primo passaggio sulla Soprealevata, il suo incedere calligrafico fa capire che non ci sarà spazio per gli altri. Seguono a debita distanza Amos Kibiwott e Simon Ekidor. Poi, dopo un intervallo più lungo, Ghebrehanna Savio e Stefano Velatta, i primi di società liguri. Musyoka trova risorse per allungare ulteriormente, vincendo in 1h02'50", a soli dieci secondi dal record del percorso stabilto dal connazionale Bett Kiplangat. "Felice di averse esordito così- dice il ventenne di Mombasa- non ho tempi in pista sulle distanze inferiori, faccio per ora solo gare su strada. Il vento contrario? qualche problema, niente di più. Magnifico il percorso". Ghebrehanna Savio è il primo ligure al traguardo, quarto:"Sono icappato in un errore sul percorso, così gli ultimi chilometri sono stati complicati.Peccato". Sesto l'ultramaratoneta Stefano Velatta (Maratoneti Genovesi). Fra le donne, l'umbra Elena Petrini (I love Athletic) ha recuperato la fuga della genovese Anna Bardelli (Peralto) per vincere in 1h25'35:" Sono venuta a Genova per turismo, con mio marito, che ha corso con me. Vengo dal triathlon. Bello il percorso". Seconda Bardelli: "Ho provato a stare in testa, ma non sono affatto delusa dal secondo posto. HO realizzato il personale. Che soddisfazione!". Nella Corrigenova primo al traguardo il medico di Rapallo Luca Schiasselloni (Team Casa Salute):"Contentissimo, perchè ne venivo da uno stop di dieci giorni.". Lo ha imittato, in campo femminile, Martina Rosati (Alba Docilia), ex azzurra dei 400 ostacoli-
Boom davvero di partecipanti, sabato 9 aprile, a Boissano Spring, che ha aperto ufficialmente le danze con l'atletica su pista grazie a un ricco programma di distanze spurie e concorsi. Nei 600 uomini affermazione di Samir Benaddi dell'Atletica Arcobaleno in 1'23"01 davanti ai consoci Nicolo Reghin, 1'23230, e Francesco Rebagliati, 1'23"45. Nei 2000 affermazione del saluzzese Francesco Mazza in 5'42"17 davanti al promettente junior Emanuele Ferrari (Cus Genova), 5'48"90, e a Marco Cutrupi del Città di Genova, vincitore della seconda serie, 5'57"71. Purtroppo il forte vento contrario ha influito sui responsi finali. Fra le donne, applausi per la junior della Maurina Imperia Angela Escalona, prima in 1'37"22 davanti a Alessia Peduzzi (Santremo), 1'38"06, e quarto posto per l'emergente Maddalena Artesi del Cus, allieva, 1'41"19. Nei 2000 gara in solitaria che Chiara Meliga (Arcobaleno), vincitrice in 7'06"55; dietro, appassionante volata fra l'allieva Sara Ierardi (Città di Genova), e la brava F45 Chiara Poli (Delta), 7'33"03.