Domenica 4 febbraio grande prova su strada di Alice Franceschini della Duferco Spezia: la maratoneta spezzina figlia d'arte ha vinto la Dieci Chilometri Athletes' run di Vicofertile (Parma) in 36'32", dando bella prova di carattere e classe, alla prova con mezzofondiste di buon valore. Alle sue spalle sono finite, nell'ordine, Fiorenza Perli dell'Atletica Faenza, 37'31", e Tina Molinari dell'Italpose, 37'58". Probabilmente per Alice cè alle porte una nuova maratona....
Diversi i liguri piazzati nei Campionati italiani juniores e promesse indoor sabato 3 e domenica 4 febbraio al Palasport di Ancona. Oliver Mulas della Maurina Imperia ha dimostrato autorevolezza già al primo anno under 23 (categoria promesse): 9Oliver ha colto l'argento nei 60 hs con 8"07 dopo un duello, già avvenuto come junior, con Damiano Dentato, che si è imposto in 8"02. Decisamente un bell'inizio di attività al coperto. Aurira Bado, azzurrina di corsa prolungata, si è cimentata su 1500 e 3000: la neoassunta dei Carabinieri Bologna è stata quinta nei 1500 (4'35"55) e terza nei 3000 (9'39"00), certo avventurandosi fuori della comfort zone. Poi due quarti posti: sono stati della cussina Chiara Smeraldo nel lungo (5.85) e triplo (12.52). Buone prestazioni, anche se la ragazza di Taggia non ha certo lo smalto dei giorni migliori. Nell'alto juniores uomini Sasha Cheffrey della Duferco Spezia è stato quinto con la misura di 1.98, tre centimetri in più rispetto a Gabriele Avagnina del Cus Genova.
LA FESTA DEI NOVECENTO IN GARA NELLA MEZZA MARATONA,LA FESTA DI VALERIA STRANEO
Dal Lungomare di ghiaia, vicino agli hotel lussuosi, fino alla mitica ciassetta di Portofino correndo vicino a località dal grande fascino, quasi cartoline della Regione, come Paraggi con la sua baia, la Cervara e il fascino antico….correre è bello, recita un antico adagio, e ancora meglio lo è in un quadro ambientale suggestivo come l’edizione numero 17 della Mezza Maratona internazionale delle due perle, disputata domenica 4 febbraio sotto l’ègida organizzativa dell’omonima società di atletica di Nicola Fenelli, con il contributo organizzativo del Comune di “Santa”, e con il patrocinio di Comune di Portofino e della Regione Liguria. In novecento hanno raccolto il messaggio sportivo, andando al di là del puro e semplice dato tecnico, visto che era possibile versare contributi a favore dell’Associazione Ignesa di Padre Felice, che costruisce pozzi d’acqua e strutture scolastiche in Togo. E sono state le donne a dare vita a una gara vibrante, intensa, con Valeria Straneo (classe 1977) e la giovane etiope Bekaye Bisle Guye (classe 1995) a sfidarsi già dal primo chilometro. Valeria, che ricordiamo argento ai Mondiali di Mosca 2013 e agli Europei di Zurigo 2014, prevale nel finale:”E’ stata dura, la gara in pratica è vissuta su accelerazioni e strappi continui”. Quarto successo per la Straneo:”Sinceramente a tre chilometri dalla fine non pensavo di farcela, poi ho reagito”. Primo posto in 1h17’43”. A fine gara l’eterna campionessa alessandrina e l’etiope si abbracciano, ma la Guye non nasconde la delusione. Terza Camilla Magliano, il giorno prima vincitrice di Portofino run:”Valeria è una bomba!”, si complimenta con la vincitrice. Prima ligure Anna Bardelli della Peralto, quarta in 1h26’30”., in preparazione per la London Marathon. In campo maschile si è trattato di gara tattica, condotta in testa dal duo etiope Mengistu-Degefe. Nell’ultimo chilometro ,Mengistu fa registrare la prima vittoria etiope alla Due Perle con 1h10’36”. “E’ una delle prime gare che faccio in Europa , prima gareggiavo in India. Non ho avuto nessuna difficoltà sul percorso”. Quando gli facciamo i nomi dei mitici Haile Gebrselassie e Kenenisa Bekele sfodera un bel sorriso. Ottima la gara dell’ingauno Carlo Cangiano, tesserato per la Cambiaso Risso, campione europeo M40 di maratona, terzo assoluto e primo ligure al traguardo:”Addirittura nei primi chilometri ho corso con gli etiopi…pazzesco. Questo per me è un momento felice per la nascita di un figlio”. Le impressioni dei campioni sono uguali ai tanti che oggi, su un percorso collaudato, hanno animato le strade del Tigullio. Ricordiamo la bella presenza dei Maratonabili, associazione che fa correre e accompagna atleti in carrozzina, l’entusiasmo e la sapienza dei tanti pacer, lepri che scandiscono il ritmo dei partecipanti con i loro palloncini colorati. In una gara che fa sempre centro, e vuole crescere.
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La giornata era iniziata in maniera “timida”, come cantava Vasco Rossi, poi un sole magnifico, in prossimità della linea di partenza, rincuora i partecipanti che accorrono presso il Castello di Santa Margherita Ligure. Sole, caldo, luce…e siamo solamente a febbraio, magìa del clima invernale della Riviera.Portofino run sabato 3 febbraio, più di seicento fra prova agonistica e Corrisanta non competitiva. Arrivano gli aficionados, arrivano i cosiddetti “forti”, con occhiali da triathlon e look pluriaccessoriato per la formula antica come l’uomo della corsa su strada. Le parole dello speaker Fabio Fiaschi…via si parte. Radio corsa comunica che in testa, a metà gara, sono due piemontesi, Marco Mazzon e Simeone Romano. Ben presto fanno il vuoto. Nel finale Simeone, forse più capace di un progressivo, insiste e vince in 32'18” lasciando Mazzon a circa trenta secondi. Primo ligure, ottavo, Davide Pepoli (Asd Imperiali), 34’00”. Camilla Magliano 1 e 2. Prima della gara l’azzurra di trail e corsa in montagna predica umiltà:” Non sono fatta per l’asfalto, sono una donna da salite e sentieri di montagna, oggi, chissà…”. Dopo la bella vittoria conquistata in 35’32”, a una manciata di secondi dal mito Emma Quaglia:”Mai avrei pensato di correre a 3'30” al chilometro ! Mi hanno aiutato le salite del percorso, magnifico. Ad esempio mi sono trovata molto bene a Paraggi”.Se entriamo nei dettagli tecnici, la corsa in rosa è davvero di qualità. Seconda la toscana Margherita Cibei in 36’06”. Prima ligure, quinta, Laila Hero dell’Atletica Arcobaleno, 39’49”.”Gara impegnativa, ma bella. Oggi ho dato tutto”. Fresco al traguardo di Corrisanta Raul Giacomo Giampedrone, assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione Civile:”Sono arrivato al traguardo in 52 minuti…Meglio di così…”Portofino run è stata una grande festa, organizzata da Nicola Fenelli dell’Atletica Due Perle, e molti hanno voluto contribuire alla nobile causa dell’associazione Ignesa di Padre Felice, che finanzia attività di costruzione pozzi e strutture scolastiche in Togo. Una festa pensata anche per chi soffre.
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Shoh must go on....Inizia oggi, sabato 3 febbraio, quel vero festival podistico del Tigullio con Portofino run, Corrisanta e Mezza delle due perle. 1700 al via, un successo!. Portofino run di dieci chilometri avrà come protagonisti il giovane etiope Abebe Dawit Gashit e la torinese Camilla Magliano, azzurra di trail dell'Orecchiella Garfagnana. Ecco i migliori iscritti con i numeri di pettorale- Uomini- MNumero 1 Abebe Dawit Gashit (Eti); 191 Marco Mazzon; 1611 Emanuel Parodi (Cambiaso Risso); 370 Luca Schiasselloni (Team 42.195); 3 Davide Pepoli (Asd IMperiali); 319 Davide Cane (Sai Frecce Bianche); 133 Giovanni Tornielli (Peralto). Donne: Numero 2 Camilla Magliano (Orecchiella); 336 Elena Bertolotti (Atletica Castello); 236 Laila Hero (Arcobaleno Savona); 112 Arianna Pisano (Vallecrosia); 322 Roberta Barna Scanu (REnsen). Ecco i migliori della Due Perle-UOmini: Numero 2 Addis Chekol Mengistu (Eti); 3 Negewo Degefe Urge (Eti); Emanuele Repetto (Team 42.195); 758 Carlo Cangiano (Cambiaso Risso); 792 Silvano Repetto (Team 42.195); 362 Timothy Cosulich (Maratoneti Genovesi). Donne: Numero 1 Valeria Straneo (Azalai); 7 Basasin Nihgatu Tisana (Eti); Bekaye Bisle Guye (Eti); numero 2 Camilla Mgliano; Numero 625 Anna Bardelli (Peralto); 334 Maddalena Tixe (Rensen); numero 399 Sonia Ceretto (Maratoneti TIgullio); numero 498 Lisa JUlien (Due Perle); numero 495 VIrginia Brugarino (Atletica Levante).
Francesca Ferraro, felice di stupirvi. La ragazza di Arenzano, nota nel campo delle ultramaratone, non ha avuto paura nel confrontarsi con l'inverno amercano, la neve, le salite giungendo seconda nell'ultra Arrowhead, nell'interno del Minnesota. Francesca ha una specie di candore nell'affrontare fatiche terribili come le 24 ore e le cento chilometri, e lo ha dimostrato fra lunedì 29 e mercoledì 31 gennaio, giungendo seconda nella classica attraversata invernale , 216 chilometri terribili in quanto salite e asperità. Il tempo? 50 ore e 56 minuti. Ancora una volta l'ultramaratoneta di Arenzano è riuscita a tirare fuori energie insospettabili ,aiutata da un contesto ecologico magnifico.