Ognuno di noi ha almeno cinque, sei giorni da appendere nella bacheca dell'esistenza, quindi...pronto con chiodo e martello...
Memore del ritmo forte dell'anno precedente e del (meritato) ritiro per un problema muscolare, ho passato il primo inferno di salita (su di 2000 m. in 9 km) a ripetermi "vaipianovaipianovaipiano".
Infatti eccomi sereno al Bivacco Pascal, 2970 s.l.m., a scolare Coca-Cola, che non bevo mai, ma lì diventa una benedizione.
La successiva discesa verso Courmayeur, con laghetto e neve all'inizio, è stata leggera e sempre più veloce, con il Monte Bianco in faccia, poi il passaggio in paese da lacrime agli occhi per la partecipazione della gente.
Dopo il ristoro, si riparte, bel boschetto...sembra...e invece, inferno-bis!!
Non metti a terra il tallone nemmeno se piangi in arabo!
A meno 400 m. di dislivello per il Col Arp guardi su e vedi formiche colorate in pietraia, ...colorate?!! Non sono formiche, sono quelli davanti... A questo punto si presenta un vecchio amico, si chiama Monsieur Patisco de l'Altitude, mi accompagna geneticamente da una vita, ti manca qualcosa ma lo stomaco è chiuso, manco fossi sotto il Collo di Bottiglia del K2....mi salva una bustina di integratore mieloso scroccata a un bravo ragazzo della 100 km che sale tipo stambecco.
Leggi tutto: Un Trail da ricordare (Gran Trail Valdigne 2011)
La Liguria è una palestra all’aperto, si dice. Solo nella provincia di Genova troviamo diversi parchi regionali, con molti sentieri (cartografati dal Cai, ad esempio), dove è possibile coltivare l’ultima passione del podismo 2013: il trail. Solo in Liguria è possibile trovare squarci panoramici dove le catene alpine e appenniniche, a poco a poco, sfumano nell’azzurro del mare. Vi proponiamo alcuni itinerari alla portata di tutti, che si sviluppano nell’entroterra e possono essere percorsi facilmente.
CASA DEL ROMANO. Sentiero di circa dieci chilometri che, da Propata, porta verso l’Antola passando quasi in prossimità della vetta (oltre 1.300 metri di quota). Si tratta di un percorso ampio, senza troppe asperità, magari in certi momenti della stagione fangoso, Si può proporre anche alle famiglie proprio per la sua facilità.
USCIO- MONTE CARAVAGGIO. Sentiero di circa sette chilometri che parte da località Colonia Arnaldi, casa di cura per VIP a circa 500 metri di quota vicino a Uscio, e quindi scende sul crinale a metà fra Tigullio e Val Fontanabuona. A poco a poco si arriva in località Monte Caravaggio (esattamente Caravagli). L’ultimo tratto, in salita, consente di arrivare proprio sulla vetta del monte (a circa 600 metri di altezza) e di ammirare un panorama mozzafiato. Da una parte il Monte di Portofino, dall’altro le vette della Val Fontanabuona (Ramaceto, Caucaso), e Genova sullo sfondo. E’ un percorso ciottoloso. Quindi è consigliato ai più esperti.
PIETRE STRETTE E MONTE DI PORTOFINO. Si lascia la macchina (se si arriva con tale mezzo) in prossimità del piazzale dell’Hotel Portofino Vetta, e si percorre un sentiero ampio, adatto a tutti, che , nel giro di due chilometri, porta in località Pietre Strette, dove due grandi blocchi della “puddinga” (il conglomerato tipico di Portofino e del Promontorio) fanno da pietra miliare al sentiero. Da lì si possono raggiungere molte altre località, tutte panoramiche, come ad esempio , la Chiesa di San Fruttuoso (i più allenati) e “Paradiso”. Sentieri che non presentano difficoltà particolari.