"Finchè siamo nel nostro benessere, non ci rendiamo conto delle ingiustizie e delle necessità primarie dei popoli del Terzo Mondo, ad esempio della popolazione del Togo. L'Associazione Ignesa prende il nome dal significato della parola, che laggiù vuol dire vita". Sono le parole del genovese Lorenzo Ottonello, 68 anni,volontario dell'associazione di Padre Felice, che da qualche anno collabora e trova spazi per le proprie importanti iniziative nell'ambito del Trail e della Mezza delle due perle:"Ho lavorato come broker assicurativo e mi occupo dei rapporti con aziende, ditte, imprese che vogliano finanziare e supportare i nostri progetti". Si parte dai pozzi Norton, pozzi fatti alla vecchia maniera.Sono impianti adatti alla ricerca delle falde acquifere:"Ne abbiamo finanziati 135, e ovviamente necessitano di tutti apparati che comprendono anche manodopera qualificata come ingegneri, geologi. E' molto bello vedere sgorgare acqua, e non petrolio. L'acqua è vita". Ma le attività dell'associazione non si fermano qui:"Il nostro sogno è quello di realizzare un poliambulatorio, bisogno particolarmente sentito dalla popolazione". Sanità pubblica, altro cardine della vita" Molti dirigenti d'azienda, molti imprenditori capiscono subito l'importanza dei nostri progetti e sono al nostro fianco. Tutto questo è molto bello. Riceviamo molte fondazioni. Le fondazioni aiutano le nostre attività. Ringrazio anche padre Felice, che crea entusiasmo e convoglia energie verso i progetti. E' una forza. Devo dire che la mia famiglia, mia figlia Giulia, sono coinvolte nelle preziose attività". Il volontariato, sale della vita...
Una delle prime località che si incontra salendo su da Santa Margherita , nel primo tratto di trail, è il borgo di Nozarego, con una bella chiesa dalla quale lo sguardo si volta verso la dirimpettaia costa di Zoagli, con magnifiche scogliere, e fino a punta Mesco. Il sentiero abbandona l'uliveto e, a poco a poco, si inoltra nel castagneto, arrivando sino a quota 391 metri sul livello del mare. Volgendosi da un'altra parte, lo sguardo va verso la verde conca di Santa Margherita Ligure, percorsa dal rio Magistrato. Proseguendo verso nord, si entra in una fitta boscaglia , che consente di correre all'ombra di pini secolari. Proseguendo, si raggiunge località Gave, sempre in un sottobosco ombroso dove è possibile fare trekking e anche attività motoria d'estate, al riparo dai raggi solari. Ci si inoltra in un groviglio di mulattiere, e i cartelli ci indicano la direzione di Pietre Strette, a più di 500 metri di quota, punto nevralgico di tante escursioni in zona. La salita magari è pendente, ma ne vale davvero la pena. Ci si inoltra in un ambiente dal silenzio quasi soprannaturale. Gli alberi sembrano raccontarci favole antiche.
Uno strumento organizzativo nuovo, davvero originale perché chiama in causa il soggetto primo, il fulcro propulsore dell’attività motoria: l’atleta. Dice Carlo Rosiello, attuale reggente della Fidal ligure:”Il Comitato Regionale Liguria, in conformità allo Statuto CONI, con riferimento al Regolamento Costitutivo della Commissione Atleti Federale, in attuazione delle direttive del Consiglio Nazionale del CONI e in aderenza con quanto sancito dalla European Athletics e dalla World Athletics in ordine alla valorizzazione della componente Atleti, ha deliberato, in occasione della riunione di consiglio regionale tenutasi nella serata di giovedì 23 novembre 2023, la costituzione di una Commissione Regionale Atleti”. Ma quali saranno i loro compiti?:” I compiti sono sostanzialmente di raccolta e discussione delle informazioni e delle opinioni degli atleti con riferimento alle loro esigenze, aspirazioni e problematiche. Formula proposte per la formazione, l’inserimento e il ruolo dell’atleta nelle Società Sportive e nel contesto sportivo”. In molti casi l’atleta si limita a gareggiare, sennò non sarebbe investito da tale nome, e allora perché non interpretarne il ruolo in maniera più dinamica, come interfaccia fruttuosa fra movimento e dirigenza sportiva, fra partecipanti e organizzatori e Comitato fidal?. Il presidente illustra altri compiti:”La Commissione Regionale cura il rispetto dei diritti degli atleti all’interno del movimento dell’atletica regionale. Si deve mettere in collegamento con la Commissione Nazionale Atleti della Federazione e con altri organi, italiani e stranieri, preposti alla rappresentanza degli atleti. Deve svolgere attività di promozione, informazione e divulgazione, anche organizzando conferenze, convegni e seminari, sulle problematiche di particolare rilevanza per gli atleti e per la migliore diffusione dell’Idea Olimpica e dell’atletica Leggera”. Molta carne al fuoco, quindi.Concludendo, deve incentivare la creazione di collaborazioni con enti di ricerca ed Università per il miglioramento dello sport di alto livello, nell’ambito di allenamenti e competizioni. Deve promuove i valori espressi dalla carta Etica redatta dalla FIDAL, in particolare la lotta al doping ed il rispetto di avversari e giudici di gara. Favorire l’applicazione di strumenti innovativi che possano favorire lo sviluppo e la visibilità dell’Atletica.Ne trarrà beneficio, è il nostro pensiero, l’atletica tutta.
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