Konstanze Klosterhalfen vince un cross in Germania

Sabato 27 novembre, la tedesca Konstanze Klosterhalfen ha primeggiato (non è notizia di tutti i giorni, visto che la magrissima mezzofondista è una pistaiola) nel cross nazionale di Pforzheim, su un terreno pesantissimo. Dopo 6,6 chilometri il primo posto è arrivato in 24'24", mentre Alina Reh è stata lontana seconda in 25'14". Un avvertimento  lanciato alle possibili rivai per gli Europei di Dublino. In campo maschile vittoria di Markus Gorger dopo 8,8 chilometri. 

Corricelle 2021

Mercoledì 8 dicembre all'insegna del podismo in riva al mare a Celle Ligure (Savona), perchè si corre sulla suggestiva passeggiata. Nel volantino trovate tutti i dettagli della manifestazione.  approvata Fidal.

Allegati:
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Titus Ekiru vince a Abu Dhabi

Il capolista 2021 in maratona, il keniano Titus Ekiru, forte di 2h02'57" conseguito a Milano lo scorso aprile, venerdì 26 novembre si è imposto, da favorito, nella Maratonba di Abu Dhabi (Emirati Arabi), in 2h06'13" che sa di controllo della corsa. Fra i due protagonisti della gara araba (Ekiru e il connazionale Reuben Kipyego), si è inserito l'esperto tanzaniano Alphonce Simbu in 2h07'50", che ha conquistato l'argento.Terzo Kipyego in 2h08'25". In campo femminile affermazione della keniana Judith Korir in 2h22'30" davanti all'ex campionessa mondiale Eunice Chumba del Bahrein, 2h26'20".  

Domenica 16 gennaio 2022 il Trail di Portofino

DOMENICA 16 GENNAIO 2022 IL TRAIL DI PORTOFINO

Il Monte di Portofino è una “gemma geologica” incastonata fra la Riviera Ligure e il blu del mare. Blu, non azzurro, perché il suggestivo promontorio si allunga in maniera inconfondibile verso le profondità del Mar Ligure. Quest’anno, dopo il travaglio dello spostamento della data a causa dei noti problemi di Pandemia, gli organizzatori stanno moltiplicando gli sforzi per rendere l’edizione 2022, in programma domenica 16 gennaio , ancora più bella e rivolgono un appello ai partecipanti perché accorrano numerosi anche nel profondo significato di rinascita del trail dopo un periodo sofferto  dal punto di vista generale, non solo sportivo. I trailer saranno protagonisti di una rinascita vera e propria. Quale migliore occasione per correre a mente libera, con la gioia di panorami da favola?  Il trail di Portofino è vita:inoltrarsi a piedi nel territorio è come scoprire panorami che cambiano a ogni versante. Dalle scogliere a picco, dai torrioni in puddinga, la classica pietra del Monte, si passa ai canaloni ombrosi dove crescono piante tipiche di ambiente alpino come la genziana; dagli ulivi delle fasce tipiche del clima ligure si va addirittura alle piante grasse dei versanti assolati e aspri dove il sole batte tutto l’anno. Qualche magnifica occasione, ritagliata sulle ambizioni dei migliori trailer, se non il percorso del tredicesimo trail di 20 chilometri  con dislivello 900 metri del 16 gennaio? Da Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure (ore 9) a Nozarego, quindi verso località Cappelletta delle  Gave, fino alla magnifica località Mulin di Gassetta (257  m s.l.m.).Da lassù ecco la discesa verso l’incantevole  spiaggia di San Fruttuoso di Camogli.Di nuovo su in salita verso Base Zero, quindi Costa della Pineta,  fino a raggiungere  Olmi, Cappelletta Gave, fino all’arrivo nella magnifica e seicentesca Villa Durazzo di  Santa Margherita. Volete che non ci si possa già iscrivere? Organizza l’Atletica Due perle con la collaborazione dei comuni di Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure. In contemporanea si svolgeranno “Ritorna la più bella” e “Marcia Arcobaleno”.

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Maratona di Abu Dhabi

Perfetto esempio di globalizzazione, venerdì 26 novembre a Abu Dhabi va di sena la Maratona internazionale. Al via un atleta da elite come il keniano Titus Ekiru, che ha vinto a Milano in 2h02'57" realizzando la migliore prestazione di tutti i tempi su suolo italiano. Con lui il connazionale Reuben Kipyego , 2h03'55", che sembra il rivale più accreditato . Completano il quadro Barnabas Kiptum, 2h04'17", Philemon Prono, 2h05'00", e Abel Kirui, 2h05'04". In campo femminile l'etiope Megertu Alemu, 2h21'10", e le keniane Vivian Kiplagat, 2h21'11", e Sharon CHerop, 2h22'28"

Intervista a Federico Leporati

LEPORATI

Ci viene quasi un senso di colpa a distogliere Federico Leporati dall’appagante lavoro in the nature di curatore delle vigne nella magnifica location di San Terenzo di Lerici, dintorni di La Spezia. “Sono pensionato, così mi dedico a produrre un po' di vino. Sciacchetrà? No, sarebbe troppo impegnativo…”. In fondo anche il portoghese Antonio Pinto , ex mezzofondista di grande valore, produce Vinho do Porto nelle lontane terre lusitane…ma bando a analogie e battute, è Federico, che molti conoscono come allenatore dello Stefano Mei campione europeo dei diecimila nell’edizione memorabile di Stoccarda, il nuovo responsabile nazionale del mezzofondo. Egli stesso fu ottimo specialista dei 1500 in gioventù, quindi grande scopritore di talenti nel Golfo dei poeti: “ E guarda un po' se mi hanno conferito l’incarico proprio in fine di carriera- dice con un filo di humour- ma adesso pronti al lavoro. Ci sarà molto da fare”. Una Fidal a trazione spezzina, con Mei stavolta presidente nazionale. Partiamo cartesianamente dalla pars destruens, ossia con il mezzofondo azzurro un po' in ombra a Tokyo: “No, non sono d’accordo. Le ragazze hanno fatto molto bene. Mi riferisco a Nadia Battocletti, che, oltre a qualità fisiche, ha dato prova di carattere, di personalità. Non può che crescere. Anche Ilaria Sabbatini ha fatto molto bene. Non mancano giovani interessanti come Simone Barontini sugli 800 metri. Ha mancato il pass olimpico per un’inezia. Quest’anno abbiamo avuto molti mezzofondisti sotto i 3'39” sui 1500 . Mai vista una cosa del genere. E parlo di Meslek, di Pietro Arese, di Joao Bussotti Nives. Non possono che crescere”. L’organigramma delle federazione è divisionale: al posto di uffici e competenze diverse, le varie specialità della Regna degli sport. Federico, classe 1954, è responsabile del settore mezzofondo: “Tra i miei compiti c’ è, ad esempio,  quello di dare un indirizzo ai vari tecnici e collaboratori di settore. Ad esempio, io non mi stancherò mai di sottolineare l’importanza di lavorare sui finali di gara. Ormai sono un aspetto importantissimo per eccellere a livello mondiale. Inoltre il mezzofondista di livello deve leggere l’evolversi di una gara e reagire nella maniera più adeguata”. Alle porte dell’inverno, ecco il primo appuntamento importante: gli Europei di cross di Dublino” Gli Europei di cross si stanno trasformando quasi in mondiali. Ci sono molti atleti naturalizzati che, viste le caratteristiche, danno alla manifestazione una chiave d’interpretazione sempre più dinamica. E’ chiaro che è sempre presente un certo gap con keniani e etiopi, ma la campestre è sempre un ottimo banco di prova”. Insomma il motto arcelliano “Cross scuola di campioni”, vale sempre: “Ci ho sempre creduto da mezzofondista, poi da tecnico. Non mi demoralizzavo quando, ad esempio Stefano Mei , a Roma, perse il titolo mondiale juniores 1982 con gli africani, né quando faticò a entrare nei primi venti classificati del Cross delle Nazioni a Neuchatel ’86. Lì costruì la base aerobica per i successi futuri”. Nel breve termine, quindi, grande importanza ai cross: “Inoltre possono essere considerati parte integrante di mezzofondisti e maratoneti nel corso della lunga e pesante stagione invernale. I cross possono essi stessi essere  interpretati come allenamenti utili”. Il recupero di Yeman Crippa?: “Non parlerei di recupero. Yeman non si discute, ci può stare un periodo di appannamento in occasione dell’Olimpiade. E’ uno degli uomini chiave del mezzofondo”.  Comunque, l’effetto Tokyo si fa sentire. “Vedo i campi di atletica pieni di ragazzini. Occorre creare qualcosa che non sia frutto di casualità. A mio parere Antonio La Torre ha fatto un ottimo lavoro. Inoltre c’è l’effetto passione: l’atletica è uno sport unico in quanto a passione profusa da atleti, tecnici, dirigenti. E’ chiaro che , per continuare a fornire vittorie, non basta”. La struttura federale vedrà responsabili di settore interagire con i fiduciari tecnici regionali:”Mi vedo  girare l’Italia, fra poco, per stabilire un dialogo proficuo con il territorio. Molti tecnici che fanno un grande lavoro, ad esempio, si sentono abbandonati. Non va bene. Però occorre un dialogo da parte loro. Ci vuole collaborazione. Certo, veniamo da un anno straordinario. Occorre qualificare tutto il grande lavoro fatto in periferia”. Un pensiero rivolto alla maratona: “Eyob Faniel a New York è stato straordinario. Ne avevo apprezzato le qualità anche prima del suo exploit. E’ un atleta al quale bisogna dare fiducia”.

                     

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Quando l'atletica insegna...

Montreal, Canada, 28 luglio 1976. Finale olimpica dei tremila siepi. Fu la penultima finale della specialità in mano agli europei. Gli uomini leader di quegli anni, ossia lo svedese Anders Garderud e il polacco Bronislaw Malinowski, si dovettero confrontare con un giovane emergente, l'allora tedesco est Frank Baumgartl. L'inizio fu forte (primo mille in 2'43"57), poi un  leggero calo (2'45"50), quindi un finale ruggente in 2'38"95 con colpi di scena fino agli ultimi 80 metri. All'uscita dell'ultima riviera è il sorprendente Baumgartl a guidare, ma Garderud lo affianca sull'ultimo ostacolo. Qui si consuma un vero dramma, perchè il tedesco est si schinata contro la barriera e cade. Garderud trionfa con 8'08"02, nuovo record del mondo. Secondo è il polacco Malinowski, 8'09"11. Il siepista della Ddr stoicamente si rialza, ed è terzo con 8'10"36, e purtroppo  patirà un brutto infortunio al ginocchio. Lo intervistano e commenta:"Incidenti che fanno parte del gioco". Bisogna saper perdere, cantava molti anni fa Lucio Dalla....

Trestin settima nella Cinquanta chilometri

Davvero inesauribile Cristina Trestin: domenica 21 novembre l'ultramaratoneta degli Zena Runners è stata settima e seconda della categoria F50 nei Campionati italiani di Cinquanta chilometri di Vigoleno (Parma). Per nulla provata dopo il primo posto della CEnto chilometri delle Alpi, l'avvocato macinatrice di chilometri ha chiuso in 4h26'02", ulteriore prova di qualità fisiche e morali. Un'altra perla nella ricca collezione di piazzamenti e vittorie in un 2021 che, certamente, la genovese ricorderà per molto. Da segnalare anche il 27° posto di Massimo Cavanna dei Maratoneti Genovesi con 4h06'48". 

Mondiale di Jacob Kiplimo sulla mezza!

A una settimana dal compleanno, il 21enne Jacob Kiplimo, proprio il 21 novembre (scomodiamo la cabala) ha vinto la Mezza Maratona di Lisbona in 57'31", stabilendo la migliore prestazione all time sulla distanza! Il tutto per un solo secondo, che gli ha garantito soldi e fama. Infatti il record precedente, di 57'32", era stato stabilito dal keniano Kibiwott Kandie il 6 dicembre 2020 a Valencia. Con passaggi come 13'40" ai primi 5000 metri, e 40'27" al chilometro numero quindici il millennial africano ha fatto capire le intenzioni. Solo la stanchezza e la solitudine (il secondo gli è arrivato a due minuti) si sono fatte sentire nel chilometro finale, ma Jacob ce l'ha fatta. Alle sue spalle l'etiope Husejdin Mohamed, 59'39" e Gerba Dibaba, accreditato dello stesso tempo. Eccezionale l'ordine d'arrivo, con nove sotto l'ora di corsa. Fra le donne successo dell'etiope Tsehay Gemechu in 1h06'06".

Cavalli quarta al Carsolina cross

Ludovica Cavalli, genovese dell'Aeronautica, domenica 21 novembre ha messo una seria ipoteca sulla convocazione per L'Italia under 23 che, il prossimo 12 dicembre, disputerà gli Europei a Lisbona (Portogallo). Infatti, nella gara seniores promesse del Carsolina cross di Prosecco (Trieste), "Ludo" è stata seconda delle promesse (prima la slovena Klara Lukan, fuori gara dalla selezione azzurra), e quarta assoluta. L'atleta di Celje ha fatto gara a sè , imprimendo subito un ritmo insostenibile e trionfando alla fine in 22'04". Martina Merlo dell'Aeronautica, compagna di allenamento della Cavalli, è stata seconda in 22'45". Un passo in avanti rispetto al Cross di Osimo per Ludovica, quarta alla fine in 22'53".

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