In 50 anni, la gara più bella...

In 50 anni, penso sia stata la gara più qualificata. 14 aprile 1984. Ora di corsa a Villa Gentile. Tre batterie. La serata è tiepida, quasi un anticipo di bella stagione. Meno male, perchè noi cosiddetti "buoni" corriamo alle 22.30. Mariano Penone parte subito con 2'58" il primo mille. Tempo tre giri ed è da solo. Dietro io, Massimo Cugnasco e Marco Petenzi giriamo a 3'10". La tribuna è piena di gente. C'è anche un certo fascino della corsa sotto le luci dei riflettori. Sergio Lo Presti fa da speaker e scandisce i nomi e i passaggi. Fino alla mezz'ora Mariano è in linea con 20 orari, visto che passa ai diecimila in 29'57"81, poi perde qualcosa nel finale. Gli ultimi minuti sono ad alta tensione, con Penone che lotta contro il tempo e i giri. Lo sparo del giudice all'altimo minuto, un boato lo accompagna nell'ultima volata. Alla fine, il maratoneta di Garessio chiude con 19,950 chilometri, a metà rettilineo dal limite mondiale di 20 orari. Un grande applauso lo rincuora. Da dietro, quel marpione di Cugnasco sfrutta un suo doppiaggio, si allontana da noi ed è secondo con 18,615. Devo impegnarmi molto per arrivare terzo con 18,485 davanti a Petenzi della Gillardo Millesimo, 18,480.In otto sopra i 18 orari: quinto Domenico Mongelli (Cus Genova), 18,471, poi nell'ordine Andrea Trenti (Cus), 18,389, Alberto Azzarini (Trionfo Ligure), 18,217 , Antonio Quartiere (Foce Sanremo, 18,029. C'è ancora tempo per andare a Recco a mangiare i pansoti, e a Uscio per dormire dai miei.

 

 

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