Ricordo di Clive Presst

"Good wine!", esclamava Clive Presst invitato a casa mia. Dopo il quinto bicchiere, fra lo stupore dei miei, l'insegnante di lingua inglese emigrato a Genova, da serioso "proffe" iniziava con gli aneddoti sul Leeds e sul calcio , ricchi di humour britannico travolgente. Aveva due anime "Clivio", come lo soprannominavano i podisti genovesi. Stakanovista degli allenamenti , capace di 30'30" sui diecimila, e contemporaneamente ironico su se stesso e su quella lingua italiana che faticava a imparare. "Vivi city" invece di "Vivicittà", quando , sotto un diluvio universale, io e lui riuscimmo a raggiungere l'azzurro Gianpaolo Messina, uno dei grandi della maratona italiana degli anni ottanta. Si vede che, per un attimo, corso Italia bagnato dalla pioggia gli ricordava la Leeds operaia e fumosa ...qui vince il titolo italiano amatori di corsa su strada a Carrara, 1987, con la maglia dei Maratoneti Genovesi. See you, Clive!

 

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