Ritratto di Irene Sinesi

“Ho cominciato con la scuola. Già alle elementari mia madre mi portò in corso Montegrappa”. Sulla piccola pista di Mura dello Zerbino di Genova centro, duecento metri e tante curve strette, inizia l’attività sportiva di Irene Sinesi. Inizia con il centro di avviamento allo sport della Trionfo Ligure. Lei si sente una velocista:”Mi sentivo portata per la velocità, così ho provato 100 e 200. Mi seguivano Michela Frascio, poi Fabrizio Massi. Quando certe cose mi attraggono e mi piacciono, do tutta me stessa. Ricordo anche la prima gara sui 400 metri: ero in testa fino a metà, poi la distanza si fece pesante sull’ultimo rettilineo.Non avevo ancora la testa”.  Esordire sulla “gara che uccide” non è proprio una passeggiata. Ma Irene non si scoraggia:”Sono passata con Sergio Lo Presti. Lo reputo un allenatore al top.Mi ha indirizzato sugli ottocento metri”. E sui due giri, altra distanza dove il mezzofondista si dà del tu con l’acido lattico e le sue asprezze, la ragazza ne fa di strada, fino a correre la distanza in 2’11”20 a Rieti , e a  dare la scalata alla graduatoria italiana della categoria promesse. “Per me quella gara nella città laziale è stata molto bella, una scoperta.  Bella anche perché ho capito, in quella occasione, di potermi migliorare”. Preludio a un allungamento della gittata verso i 1500?: “No, reputo l’idea scandalosa , scusa se è un’affermazione forte. Prima voglio crescere sui due giri, dove davvero mi sento portata. Stiamo facendo chilometri in allenamento, ma per ora non me la sento”. Non c’è solo preparazione e allenamento nella vita di una ragazza che fa trasparire, anche dal tono della voce, un forte impegno:” Per me contano anche le amicizie. Quindi allenarmi in gruppo è fondamentale. Credo anche nel rispetto dei ruoli. Non me la sento di entrare nel merito delle scelte tecniche, al mio coach posso solo riferire le sensazioni provate”. Una vita piena: Irene frequenta Scienze Politiche e attualmente, fino alla riconferma, ricopre il ruolo di vicepresidente della Commissione regionale atleti:”Cerchiamo di fare sentire alla Fidal nazionale le voci regionali di atleti, giudici, altre figure, e di fare proposte dal territorio”. Alle porte già la nuova stagione agonistica:”Ci sono i cross, bisogna prepararsi bene”. Irene, nome che in greco significa pace, calma. La calma è la virtù dei forti, e lei è pronta ancora una volta a dare tutta se stessa con un’energia travolgente. Ne siamo certi.

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