9 novembre 1989: una data importante anche per l'atletica mondiale
9 novembre 1989. Crolla il Muro di Berlino, crolla l'ideologia (in particolare, quella comunista), crolla la Cortina di Ferro, la contrapposizione fra economia di mercato e quella della collettivizzazione di mezzi di produzione. Cade e implode quella potenza sportiva che fu la Ddr, Germania orientale. Da quel momento in poi nulla sarà come prima. Grandi mezzofondisti come Hansjorg Kunze e Werner Schildhuer, rispettivamente bronzo sui 5000 all'Olimpiade di Seul e argento dietro a Alberto Cova nei diecimila ai Mondiali di Helsinki, vestiranno nel finale delle carriere le maglie della Deutschland riunificata. Aveva già smesso Waldemar Cierpinski, due volte campione olimpico di Maratona, che , in occasione dell'Olimpiade di Mosca taglia per primo il traguardo e va a abbracciare il connazionale Gerd Wessig, primo nell'alto quasi in contemporanea. Non ci saranno più le maglie con il compasso e la falce e martello. Una rivoluzione epocale.Nella prima foto:Kunze e Schildhauer.