Tra la Maratona e l'Ajax- quarta parte

TRA LA MARATONA E L'AJAX.

"Quando scopri il lato debole dell'avversario,

attacca con la velocità del falco"

Erwin Rommell

Via, non esageriamo. Lo sport non è la guerra. Però, e ci avviciniamo alla mezz'ora del secondo tempo,il lato sinistro della difesa dell'Ajax è come una fetta di burro dove affonda la lama del Genoa. Siamo 1-2 per l'Ajax. Il vecchio balordo si è svegliato. Il Ferraris è un inferno, un pò come il "Furiani" del Bastia corso. Tamburi fortissimi, cori rossoblu, un vento alle spalle della squadra di Bagnoli, che predica sempre umiltà ma sembra a sua volta posseduto dal demonio. Sempre dalla fascia sinistra, il terzino Nicola Caricola opera un cross quasi arretrato, sul quale si proietta Carlos Aguilera. Ne viene fuori una specie di torsione volante alla Maradona, ricordate Italia-Argentina dei Mondiali '86. L'uruguagio (gli argentini li chiamano i parenti orientali, loro stessi sull'estuario del Rio della Plata) gira al volo e Menzo smanaccia ma nulla può (direbbe Pizzul). 2-2 e lo stadio è ormai una bolgia dantesca"Questa non è la corsa che regala tranquillità al corpo, questa è una sorta di bugìa che racconti a te stesso. "Io, Es e super Io", come scriveva Freud. Fattene una ragione. Non hai preparato come avresti voluto, la Maratona di Londra. Tu cerchi di pianificare, ma adesso fai una gran fatica....Cos'è questo urlo sovrumano che arriva da un palazzo sotto quella che veniva chiamata la Pedemontana di Genova? Sta a vedere che abbiamo pareggiato...D'altronde sono esperto in urli e boati, vivendo vicino allo Stadio...E' un urlo rossoblu".Nella foto: Dennis Bergkamp

 

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