18 ottobre 1964: Pamich vince la 50 km di marcia olimpica
18 ottobre 1964. "Cammino, la mia strada non finisce mai, nel sole e nella pioggia. E tuttavia la mia strada è la strada della gioia, perchè io sono la mia strada". Così scrisse Remo Musumeci a proposito di Abdon Pamich. E uno strano contrattempo sembrò privarlo della gioia più grande per un marciatore, quella olimpica, nella cinquanta chilometri di Tokyo. Un tè bevuto a un tavolo di rifornimento gli causa un problema intestinale. Così Abdon, fiumano di origine e genovese di adozione, deve espletare un bisogno organico proprio su strada, e la sosta sembra allontanarlo dal primo posto. Ma Pamich scarica nel recupero sull'inglese Nihill tutta la rabbia per l'incidente e anche per il destino di profugo che gli fece vivere male parte dell'esistenza. Trionfa in 4h11'12" strappando il filo di lana proprio sul traguardo. Succedeva 60 anni fa