Intervista a Paola Corini

Da un piccolo male può nascere un bene, addirittura una nuova strada , una filosofia di vita: "Proprio così. Ho sempre avuto problemi di piedi piatti, e non c'era scarpa che potesse andare bene, anche come camminata semplice". Nell'era delle calzature iper tecnologiche, delle scarpe sempre più sofisticate e specializzate a seconda del segmento di mercato, ecco un ritorno alla corsa "nature". "Era inutile, le dita non si adattavano alle scarpe, così, alla fine di una gara, le ho tolte". Per la ragazza classe 1974 dei Maratoneti Tigullio inizia una nuova era:" Quando corro a piedi scalzi mi sento sicura e al tempo stesso rilassata. La prima gara è stata la Maratona di Pisa. Parecchi, incuriositi, mi hanno chiesto se sia possibile correre in questo modo. Posso dire che, con me, ha funzionato". E così Paola riesce anche a correre la Maratona in 3h20'. Non male davvero. "Per me la corsa è soprattutto libertà, io se posso addirittura corro senza cronometro. Non mi piace l'eccesso di agonismo. Adesso vivo a Sorlana, sulle alture di Lavagna, e corro nel verde, senza problemi con il traffico veicolare. In certi momenti correre a piedi scalzi mi dà un senso di meditazione, di pace interiore". Dopo qualche infortunio, Paola alterna nuoto a corsa. "Sarò venerdì 1 novembre a correre la Dieci di Chiavari. Una manifestazione che mi piace". Corri, ragazza, corri....

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