Domenica 2 febbraio 2025 la prima Maratona di Portofino-Intervista a Massimo Magnani

Massimo Magnani, ferrarese, classe 1951, è uno dei grandi della maratona italiana e non solo. Capace di correre la distanza classica 2h11’04” a Hiroshima nel 1985, è stato vincitore della Coppa Europa di Agen nel 1981 nonchè finalista olimpico a Montreal 1976 e Mosca 1980.  È stato direttore tecnico della nazionale italiana. Conversa volentieri con noi relativamente alla prossima Maratona di Portofino del 2 febbraio 2025:” Le potenzialità della gara sono ottime. Portofino è splendida. Me ne accorsi quando, in occasione della Mezza delle due perle, accompagnai alla gara Valeria Straneo e Ruggero Pertile. Ci sono località incantevoli e ne vale davvero la pena”. Si tratta di una “prima “ assoluta per il territorio compreso fra Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo:” Bisognerà capire se fare o una maratona locale o una gara di respiro internazionale. Io la interpreterei come un’edizione “zero” , in occasione della quale creare una gara interessante, appetibile, qualificata. Viverla anche come un’esperienza utile, da parte degli organizzatori, in maniera da spiccare davvero il volo nell’edizione successiva”. Su quali aspetti si dovrà lavorare?: “Intanto su quello mediatico. Febbraio è dietro l’angolo. Occorre interessare i media nazionali, non solo locali. Portofino ha un brand di grande livello, anche di tipo turistico, quasi cinematografico. E’ un’occasione da sfruttare appieno”. Nicola Fenelli, l’organizzatore, sostiene che ci sarà  un richiamo internazionale:”Sono d’accordo. IL nome di Portofino è sinonimo di turismo internazionale, anche di un certo livello. Quindi, se si fa opera di promozione intelligente, si possono avere molte presenze dall’estero”. Per la prima volta, pensiamo, tre comuni del comprensorio del Tigullio hanno deciso di collaborare con l’Atletica Due Perle per la riuscita della maratona:”E questo non può che fare bene alla gara. Parlavo poi di un aspetto tecnico non indifferente. Se si vuole una gara di alto livello , bisognerebbe avere al via atleti che gareggino da 2h06’30” e vicinanze cronometriche. IN questo modo la gara si può guadagnare riconoscimenti e “label” da World Athletics. La gara, poi, deve essere appetibile: ad esempio, non basta avere al via solo il campione olimpico Tamirat Tola, faccio un esempio, ma   tutta una serie di nomi , e quindi ci vuole un budget interessante, ma si incrementano i costi”. E non finisce qui:ci sono protocolli internazionali da rispettare:”L’organizzazione costa. Pensiamo a ristori, spugnaggi e altri particolari importanti  seguendo le regole. Bisogna calarsi in una mentalità di efficienza e servizi”. Tutto complesso, allora?:”L’entusiasmo che mi sembra di vedere aiuterà certamente gli organizzatori . Inoltre i punti di forza della gara come la bellezza del percorso e il fattore novità ci sono eccome. Bisognerà lavorare  molto”.

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