Alla caccia del tris olimpico di maratona
Il più grande di tutti. Così è ancora considerato da molti specialisti Abebe Bikila. Capace di stabilire, a suo tempo, il record mondiale con un crono di 2h12'11" che fa venire ancora adesso i brividi se rapportato al lontano 1964....L'etiope che si allenava sugli altopiani , che gareggiò scalzo a Roma, simboleggiando l'Africa che avanzava a pieno diritto nel mondo dello sport, vinse a Roma e a Tokyo. In carriera, 13 maratone delle quali 12 vinte. Ebbene, Abebe si presentò alla partenza in piazza Zocalo, a Città del Messico. Ma aveva sofferto di un infortunio al ginocchio. Nei primi cinque chilometri (passaggio di 16'44") fu nel gruppo di testa. Secondo una leggenda metropolitana, correva al fianco di Mamo Wolde, altro etiope che disegnò pagine mirabili. A un certi punto gli battè la mano sulle spalle e gli disse:"Vai, vinci per l'Etiopia". Ordine eseguito. Waldemar Cierpinski, allora tedesco orientale, era un uomo gara. Perfetto sconosciuto all'Olimnpiade di Montreal, Canada, sorprese Rodgers e Shorter, americani, con un finale in progressione. Più complicata la vittoria a Mosca, quando, nel 1980, riprese la fuga del russo Kotov, del messicano Gomez e dell'olandese Njboer per beffarli nel finale. Nel 1984 aveva finito la carriera e vide in Tv il trionfo del portoghese Lopes. Sabato 10 agosto Eliud Kipchoge, keniano dal curriculum prestigioso, cerca un tris finora negato agli altri. Il confronto sarà con l'etiope Kenenisa Bekele, nome mitico del mezzofondo. E chissà....