www.corriliguria.it 31 ottobre 1981.Niente di meglio, a fine stagione, di un doppio tentativo in una sola gara (offerta sportiva due in uno, siamo genovesi). Record italiano junior nell'ora di corsa, e record ligure 25 chilometri. Su pista. Nicola Dagnino , che nel culmine del furore agonistico arrivava a Villa Gentile già con il cronometro al collo , avrebbe avuto come sparring partner Rosolino Damele. Penone, Cugnasco, Vittorio Medica e il sottoscritto ci saremmo confrontati con il limite di 1h27'53" di Umberto De Florentiis del 1938. "Ragazzi, è facile..", ci disse qualche ora prima Silvio DeFlorentiis, il figlio, un mito egli stesso.Ricordo la gara, partita alle 16, finire nelle prime ombre autunnali, alla luce dei riflettori. Non ci bastava girare a 3'20" al chilometro e poco sopra (33'45" i primi dieci, 17.800 passaggio all'ora di corsa, 1h07'22 al chilometro venti), perchè lo spettacolo vero era il 3'10" di Nicola e Rosolino, un confronto quasi feroce, che Damele, con tanto mestiere, risolse nel finale con 18.900 contro 18.829. Nicola ai 20 chilometri fa segnare 1h03'45 e si ferma. Nel finale Mariano allunga, vince dopo 62 giri e 200 metri in 1h23'31". Quel marpione di "Cugna" ci stacca ed è secondo in 1h23'50". Terzo Vittorio Medica in 1h24'41", quarto il sottoscritto in 1h24'52". Tutti scendiamo sotto il vecchio record regionale. Mamma Rai si degna di riprenderci .Stanco? Non mi sentivo. Era tutto così diverso, come il freddo nel finale di gara su pista, come le poche parole scambiate una volta arrivati al traguardo.Tutto era più netto, e al tempo stesso rivelatorio, come un segreto del quale tu non volessi parlare.Nella foto Mariano Penone prima della partenza della Maratona di Cesano Boscone.