Presentazione 50° Valbisagno

Traversata, fortemente traversata. Tutto iniziò nel lontano 1973, quando allora fu Vittorio Medica, esponente di un mezzofondo sanguigno, vinse una gara su strada che non ricalcava il percorso del prossimo sabato 3 giugno.In certe cronache è riportato erroneamente come "Modica", ma poco importa, perchè, in occasione dei cinquant'anni , la Gau ha davvero fatto sistema. "Ci saranno iniziative importanti con i negozianti della zona- dice Paolo Carbone, responsabile del settore podismo- quindi una cena offerta a tutti i vincitori delle edizioni, poi una raviolata abbondante con la quale rifocillarsi dopo le fatiche. Poi premi davvero per tutti". Paolo Zerbini, anchorman sportivo di Telenord, ricorda gli anni ruggenti:"Scrivevo su Il Lavoro- dice- e ci venne l'idea di una prova podistica, su suggerimento di Claudio Regazzoni della Gau. Un periodo indimenticabile". Omaggio particolare alla gara quello del presidente regionale Carlo Rosiello:"Bisogna dire che un settore da potenziare è quello delle gare su strada comunali, e in questo la Traversata è da elogiare, perchè vero fiore all'occhiello per Genova. Colgo l'occasione per rivolgere una richiesta all'amministrazione comunale. Ci dia una mano". Presente Alessandra Bianchi, assessore allo sport e turismo, che così spiega:"Il Comune di Genova ci sarà sempre per progetti ben dettagliati. La Valby è un patrimonio, perchè rappresenta una saldatura importante con il territorio. Noi dialoghiamo con il territorio". Poi ecco Pierfranco Morando, tourbillon vivente di ricordi e classifiche:" La Traversata nasce nel 1973, dopo che la Gau aveva organizzato tre edizioni del Giro di Prato. E' di quegli anni l'esplosione della grande promessa Ivo Ricci, che riusciva a correre i mille metri in 2'32", record rimasto imbattuto per 32 anni!". Morando è la memoria storica della corsa:"In quelle edizioni voglio ricordare il mio amico Casarini,  campione di umiltà e generosità , quindi Silvio De Florentiis, poi Mauro Cubeddu, quindi i formidabili Mariano Penone e Marco Pari...insomma, vorrei che si celebrasse adeguatamente l'anniversario numero cinquanta". Una proposta è venuta da Sergio Lo Presti, decano di tanti allenatori regionali:"Ora che  la distanza dei dieci chilometri costituisce primato vero e proprio- dice- sarebbe bello se la gara venisse accorciata di trecento metri. Così si potrebbero omologare i risultati". Dulcis in fundo, Emma Quaglia, azzurra di maratona (e non solo) e plurivincitrice:"Alla Traversata ho sempre respirato aria di casa. Non ci sarò quest'anno, ma auguro a tutti una bella corsa". Dal centro alla peruferia. 

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