Intervista a Ludovica Cavalli dopo il record sui 1500

Roma, mercoledì 4 maggio, pista dello Stadio dei marmi. L'ottocentista Elisa Coiro si incarica di fare da lepre  nei 1500 metri a inviti del Gran Galà. "Elisa è passata in 2'47" al primo mille- racconta Ludovica Cavalli. Io ero due secondi dietro". A quel punto "Ludo" esce dalla confort zone, memore dei preziosi consigli di coach Liberato Pellecchia:" Ho accelerato dai 100 ai 1200 metri . Poi sono partita decisa a 300 metri dalla fine". Joyce Mattagliano dell'Esercito, mezzofondista azzurra di una certa esperienza, è l'ultima a cedere. Nell'ultimo rettilineo la genovese dell'Aeronautica si esprime alla grande. Tagliato il traguardo, uno sguardo al tabellone luminoso:4'07"47, record personale con sette secondi di miglioramento:"Non ci credo nemmeno ora...Pensare che avevamo fatto solo lavori aerobici, con 100 chilometri di corsa settimanali. Tutto questo lo devo alla programmazione di  Pellecchia. Un anno fa faticavo davvero a allenarmi. E' stata una resurrezione". Il fatto di essere giunta a un solo secondo dal minimo per gli Europei non è motivo di rammarico?:"Non penso mai a minimi di ammissione , prima di una gara. Puntavo al responso cronometrico, non al piazzamento, ed è arrivato. Sono felicissima". Tanto più che Ludovica ne veniva da divagazioni su strada come, ad esempio, la Cinque chilometri internazionale  di Malaga, sulla Costa Brava spagnola."Malaga girl", la si potrebbe chiamare, parafrasando una canzone di Phil Collins"Certo, bellissima esperienza. Ma sento, a questo punto, di potere fare meglio del 15'51" al traguardo. Anche la gara di otto chilometri di Modena è andata bene, sono arrivata davanti a diverse keniane, ma puntiamo a miglioramenti sui 5000". E il vecchio amore delle siepi?"Faremo anche quelle, ma sono gare che appesantiscono dal punto di vista muscolare" . In una scala da 1 a 10 quanto  si sente la tensione pre gara?:"Anni fa  sentivo troppo la pressione. Stiamo lavorando con un mental coach per rendere la tensione accettabile, in un certo senso rendersela amica". E i risultati si vedono: adesso, per la genovese dell'Aeronautica, un altro periodo decisivo:"Dall'undici maggio tre settimane in altura, al Sestrière, poi meeting molto importanti". La stagione entrerà nel vivo....

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