Amarcord- 2 maggio 1982

"Non si poteva partire un pochino meno forte?, mi ero detto..Già perchè ora non si tratta di un resoconto arido fatto di passaggi, cifre e secondi, ma anche di un ricordo personale. Ferrara, Ccinque maggio 1982. Nella sua Ferrara Massimo Magnani, pioniere della maratona italiana, non può certo recitare un ruolo da comprimario. E così, spinto dalla carica di adrenalina e dalle migliaia di spettatori che portano anche cartelli con il suo nome, Magnani parte  spingendo sull'acceleratore. Primi tre chilometri percorsi in 9'00". LO seguono in pochissimi, e fra di loro Stefano Brunetti, che aveva sfiorato il record italiano in Giappone qualche mese prima, deve alzare bandiera bianca. Dopo i primi dieci chilometri eccola delineata la gara: Massimo Magnani conduce, strappa, ed è seguito come un'ombra dal torinese del Cus Giuseppe Gerbi, che ricordiamo quinto sui tremila siepi all'Olimpiade di Mosca. Da poco ha iniziato a battere sentieri per lui sconosciuti sino a stabilire la migliore prestazione italiana sull'ora di corsa. Magnani l'anno prima s era reso protagonista di una prova maiuscola vincendo la Coppa Europa a Agen davanti, ad esempio, al bicampione olimpico Cierpinski...Ma Gerbi non si stacca.Magnani e Gerbi fanno gara a parte . Il tifo è tutto dalla parte di Massimo, ma neanche i chilometri oltre il trentesimo riescono a dipanare la matassa. Ed è quasi crudele l'epilogo, proprio in prossimità del Castello Estense, dove Giuspin Gerbi parte in volata e vince per soli due secondi in 2h11'25". Grandissimi tutti e due, a distanza d'anni.... 

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